Presentati durante l’attesissimo evento “Let Loose!” del 7 Maggio, i nuovi iPad Pro con processore M4 sono i primi dispositivi per i quali Apple ha inserito nel suo storytelling di prodotto la parola chiave degli ultimi 2 anni di tutto il settore digital e tech: AI (intelligenza artificiale).
Ad accompagnare il lancio dei nuovi tablet, Apple ha rilasciato un video promozionale intitolato “Crush” che, nonostante la solita maestria tecnica nella scrittura e nella produzione, non ha sortito l’effetto sperato dall’azienda di Cupertino.
Infatti, invece di suscitare entusiasmo per il nuovo dispositivo, il video ha sollevato un’ondata di critiche online, in particolare dalla community di Creativi e Digital Artist. Questo “incidente” alimenta ulteriormente un dibattito sempre più attuale: l’impatto degli avanzamenti tecnologici e dell’intelligenza artificiale (AI) sul mondo del lavoro creativo.
Il Video “Crush” e la Controversia
Il video “Crush” mostra una serie di strumenti creativi come pianoforti, macchine fotografiche, pennelli e libri schiacciati da una pressa idraulica, che poi rivela il nuovo iPad Pro. L’intento era di dimostrare la potenza e la versatilità del dispositivo, in grado di “incorporare” numerosi strumenti tradizionali in un singolo prodotto digitale. iPad Pro, in sostanza, ti permette di potenziare la tua creatività, qualsiasi essa sia. Tuttavia, in molti hanno interpretato questa rappresentazione come un attacco alla creatività stessa e un simbolo della crescente dipendenza dalla tecnologia.
Tor Myhren, vicepresidente della comunicazione marketing di Apple, ha rilasciato delle scuse pubbliche, affermando che l’azienda intende celebrare la creatività e non sopprimerla. “La creatività è nel nostro DNA a Apple, e ci scusiamo per aver mancato il bersaglio con questo video”, ha detto Myhren (fonte: TheVerge). Tuttavia, nell’inevitabile gioco delle parti, Apple ha dichiarato che non avrebbe fatto girare il video in TV, mentre continua ad essere presente sul Canale YouTube ufficiale e sui social.
L’Impatto della Tecnologia e dell’AI sul Settore Creativo
Il dibattito scatenato dal video “Crush” si inserisce in un contesto più ampio di preoccupazioni riguardo all’impatto dell’intelligenza artificiale e della tecnologia sul mondo del lavoro, in particolare nel settore creativo. Con l’avvento di strumenti di AI sempre più sofisticati, molti professionisti del settore artistico e creativo temono per il futuro delle loro professioni.
Gli strumenti di AI stanno diventando sempre più capaci di svolgere compiti che un tempo richiedevano l’intervento umano. Ad esempio, software di intelligenza artificiale sono ora in grado di generare musica, scrivere testi, creare opere d’arte e persino produrre video. Questo ha sollevato preoccupazioni sul fatto che tali tecnologie possano sostituire gli artisti umani, riducendo la domanda di lavori creativi tradizionali.
Un Settore in Crisi? Migliaia di Licenziamenti nell’Industria Tech
Questi timori appaiono ormai sempre più giustificati: nel corso degli ultimi due anni infatti, tutta l’industria tech (digital, creatività, intrattenimento) ha dato seguito a decine di migliaia di licenziamenti. E anche il conto del 2024 appare al momento salato: secondo quanto riportato da TechCrunch, sono già 60mila le persone che hanno perso il proprio lavoro (tra 254 aziende del settore).
Per quali motivi? Se l’over-hiring (assunzioni eccessive) avvenuto durante la Pandemia ha indubbiamente portato molte aziende a sovrastimare il bisogno di “forza lavoro”, la rapida evoluzione degli strumenti di AI comincia a ricoprire un ruolo sempre più centrale in questa complessa e dolorosa situazione.
Il Valore della Creatività Umana
Nonostante gli incredibili progressi tecnologici a cui stiamo assistendo, molti sostengono che la creatività umana rimanga insostituibile. La capacità di pensare in modo critico, di sperimentare emozioni complesse e di creare opere che riflettono l’esperienza umana è qualcosa che le macchine non possono – almeno per ora – replicare completamente. Inoltre, c’è un valore intrinseco nelle opere create da esseri umani che non può essere misurato solo in termini di efficienza o precisione.
Piuttosto che vedere l’AI come una minaccia, alcuni esperti suggeriscono che la chiave sia trovare modi per integrare queste nuove tecnologie nel processo creativo. L’AI può essere vista come uno strumento che amplifica le capacità umane, permettendo agli artisti di esplorare nuove forme di espressione e di raggiungere risultati che non sarebbero stati possibili senza l’aiuto della tecnologia.
Numerosi progetti artistici recenti hanno dimostrato come l’AI possa essere utilizzata in modo collaborativo. Ad esempio, alcuni musicisti stanno utilizzando algoritmi di AI per creare nuove composizioni, mentre artisti visivi impiegano software di generazione d’immagini per esplorare nuove estetiche. Questi esempi mostrano come la tecnologia possa arricchire il processo creativo, piuttosto che sostituirlo.
Il Contesto guida e determina la Comunicazione
Il video “Crush” di Apple ha sollevato importanti questioni riguardo al ruolo della tecnologia e dell’intelligenza artificiale nel mondo della creatività. Mentre le preoccupazioni per la sostituzione dei lavori creativi sono valide, è altrettanto importante riconoscere il potenziale della tecnologia di amplificare e arricchire l’esperienza creativa umana. In definitiva, il futuro della creatività potrebbe non essere una “battaglia” tra uomo e macchina, ma una collaborazione che porta a nuove forme di espressione artistica.
Apple, con il suo video controverso, ha (inavvertitamente?) alimentato una conversazione cruciale su come navigare nel delicato equilibrio tra tecnologia e umanità. Quello che era stato concepito con intento figurativo e scritto con la volontà di generare il classico “effetto WOW”, consegna un promemoria importante a chiunque si occupi di Marketing e Comunicazione: un messaggio esiste e si interpreta sempre in relazione al contesto storico e sociale in cui viene divulgato.