Il valore del mercato “bio” in Italia è di cinque miliardi di euro all’anno, secondo gli ultimi dati Nomisma. Una crescita costante che non sembra arrestarsi, se pensiamo che solo nel 2012 il settore valeva meno della metà.
A trainare questa scelta di consumo soprattutto le tematiche ambientali ed etiche, che accomunano quasi il 50% di chi acquista biologico. Forti anche le motivazioni legate alla qualità, con un quarto dei rispondenti che afferma di comprare questi prodotti perché più sicuri per la salute. I problemi del mercato bio in Italia sono in realtà molti, ma questo vale già molto, soprattutto in prospettiva e per alcuni specifici segmenti, grazie anche a una sensibilizzazione sempre maggiore.
Problemi del mercato: dai negozi bio alla grande distribuzione
Non è però tutto oro ciò che luccica, soprattutto per i piccoli negozi specializzati: questi ultimi nel 2022 hanno visto contrarsi il loro giro di affari dell’8%, mentre cresce la vendita nei discount (+14%) e quella diretta nei mercatini o tramite gruppi di acquisto solidale (+5%). Secondo l’Osservatorio Sana spinge forte anche l’online, che registra un +5% su base annuale. Interessante però come in Italia gli acquisti di prodotti bio su internet raggiungano soltanto 78 milioni di euro complessivi; la crescita di questo segmento potrebbe essere più sostenuta nei prossimi anni, soprattutto se guardiamo ai trend negli altri Paesi.
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