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AI Act 2024: ecco come l’Unione Europea cambierà l’uso dell’intelligenza artificiale per sempre

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L’intelligenza artificiale (IA) ha ormai invaso ogni aspetto della nostra vita quotidiana, dal telefono al computer, passando per i servizi digitali e le immagini che vediamo sui social media. Ma con la sua diffusione, cresce la necessità di regolamentarla. Proprio per questo, l’Unione Europea ha introdotto l’AI Act, il primo quadro normativo al mondo per governare l’utilizzo dell’IA.

Nel luglio 2024, è stato pubblicato questo importante regolamento con l’obiettivo di garantire la sicurezza, la trasparenza e il rispetto dei diritti fondamentali degli utenti europei. Vediamo di cosa si tratta, quali sono i suoi obiettivi principali e le sanzioni previste per chi non rispetta le nuove normative.

 

Cos’è l’AI Act?

L’AI Act, ufficialmente noto come regolamento UE 2024/1689, è il primo strumento giuridico globale pensato per regolamentare i rischi legati all’uso dell’intelligenza artificiale. Nasce dall’urgenza di gestire i pericoli che alcuni sistemi IA, soprattutto quelli ad alto rischio, potrebbero comportare per i cittadini. La legge promuove l’adozione di un’IA sicura, trasparente e che non violi i principi etici dell’UE.

 

Perché una regolamentazione era necessaria?

Con l’espansione dell’IA in molti settori, si sono palesati rischi significativi, in particolare per quanto riguarda la trasparenza delle decisioni prese dai sistemi intelligenti. Per esempio, come possiamo sapere se un candidato è stato scartato da un processo di selezione lavorativa a causa di un pregiudizio intrinseco in un algoritmo? L’AI Act interviene proprio per evitare che situazioni simili compromettano i diritti dei cittadini.

 

Come funziona l’AI Act?

La legge adotta un approccio basato sul rischio, suddividendo i sistemi IA in quattro categorie: minimo, limitato, alto e non accettabile. Questi ultimi sono vietati, mentre i sistemi ad alto rischio sono sottoposti a rigorose verifiche di conformità e monitoraggio costante. Ad esempio, le IA utilizzate nel reclutamento del personale, nella sanità o nei servizi essenziali dovranno rispettare precisi requisiti di qualità e trasparenza.

 

Sanzioni previste

Le aziende che non rispettano le normative possono incorrere in multe significative, fino a 35 milioni di euro o al 7% del loro fatturato annuo globale. Le violazioni meno gravi possono comportare sanzioni minori, ma resta comunque alto il rischio di conseguenze economiche e legali.

Con l’entrata in vigore dell’AI Act, l’Unione Europea pone le basi per un utilizzo più sicuro e trasparente dell’intelligenza artificiale, promuovendo una tecnologia che rispetti i diritti delle persone e protegga gli utenti da potenziali abusi.

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