Secondo fonti vicine alla situazione, riportate da Mark Gurman di Bloomberg, Apple sta esplorando l’opportunità di integrare la tecnologia di intelligenza artificiale Gemini di Google nella sua imminente versione di iOS. Sebbene Gurman non abbia nominato direttamente le sue fonti, la sua reputazione come uno dei più affidabili esperti nelle novità relative a Apple ci suggerisce che potremmo presto testimoniare l’adozione dell’IA di Google sui dispositivi iPhone.
Gemini, la piattaforma di IA generativa impiegata attualmente nei dispositivi Pixel e nella serie Samsung Galaxy S24, offre capacità innovative come la generazione automatica di testi e la rimozione di elementi indesiderati dalle immagini. Le discussioni includerebbero anche un potenziale accordo con OpenAI, la società dietro il famoso ChatGPT, ampliando così le opzioni di Apple nel campo dell’intelligenza artificiale.
Un salto nel futuro con iOS 18 e l’intelligenza artificiale
Il dibattito si accende riguardo al prossimo grande aggiornamento di Apple, iOS 18, che si preannuncia come la prima versione del sistema operativo a incorporare ampiamente l’intelligenza artificiale. Mentre Siri si prepara a un significativo aggiornamento che ne accrescerà l’utilità, le anticipazioni suggerivano fino ad ora che Apple si affidasse esclusivamente a soluzioni di IA sviluppate internamente.
Tim Cook, CEO di Apple, ha precedentemente accennato allo sviluppo di un modello proprietario di intelligenza artificiale, menzionando test su un chatbot denominato AppleGPT. Con l’impiego dei suoi avanzati chip Apple Silicon, l’azienda potrebbe privilegiare elaborazioni locali, sebbene, come indicato da Gurman, Gemini potrebbe essere considerato per operazioni basate sul cloud, come la generazione di contenuti testuali su richiesta.
Per il momento, né Apple né Google hanno espresso commenti ufficiali riguardo queste speculazioni. Anche se i dettagli degli accordi potrebbero non essere ancora finalizzati, l’esplorazione di queste collaborazioni evidenzia la ricerca continua di Apple per potenziare le sue capacità di intelligenza artificiale, con possibili alternative che includono collaborazioni con OpenAI o Anthropic, in caso di mancato accordo con Google.
Oltre la tecnologia: le dinamiche degli accordi
Questo potenziale accordo tra Apple e Google non è isolato ma si inserisce in un contesto più ampio di collaborazioni tecnologiche. Ad esempio, Google già compensa Apple con 18 miliardi di dollari annui per essere il motore di ricerca predefinito su Safari. L’integrazione di Gemini in iOS potrebbe rappresentare un’opportunità per Google di rafforzare la sua posizione competitiva nel settore dell’intelligenza artificiale, confrontandosi con altre importanti aziende di Silicon Valley come Microsoft, Meta, e OpenAI, che attualmente guidano l’innovazione in questo ambito.