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Google modifica la ricerca con l’AI: ecco come cambierà il vostro modo di cercare informazioni

Ai Mode

Google sta accelerando lo sviluppo della prossima generazione del suo motore di ricerca basato sull’Intelligenza Artificiale, continuando a potenziare le AI Overviews — le risposte automatiche che compaiono direttamente nei risultati di ricerca. Questa funzione è diventata estremamente popolare, superando il miliardo di utenti.

Attualmente, le AI Overviews sono alimentate da Gemini 2.0, offrendo risposte più precise e immediate, senza necessità di effettuare il login all’account Google. Tuttavia, questa innovazione è ancora limitata alla lingua inglese e, dopo l’espansione dello scorso autunno, non è ancora disponibile in Italia.

AI Mode: la nuova frontiera della ricerca intelligente

La vera novità si chiama AI Mode, una funzionalità sperimentale attualmente in fase di test su Google Labs (non accessibile dall’Italia). Questo strumento permette agli utenti di:

Porre domande più complesse e articolate
Confrontare prodotti senza dover aprire più schede
Ottenere risposte immediate basate su più fonti contemporaneamente

Grazie a un’elaborazione avanzata basata su Gemini 2.0, AI Mode è in grado di analizzare contemporaneamente più query correlate, restituendo risposte chiare e approfondite. L’obiettivo? Semplificare e velocizzare le ricerche più difficili, evitando il classico “ping-pong” tra diversi siti web.

Ad esempio, basterà chiedere:
“Quali sono le differenze tra smartwatch e smart ring per il monitoraggio del sonno?”
AI Mode fornirà un confronto dettagliato basato su più fonti, eliminando la necessità di aprire decine di schede per trovare la risposta.

Un nuovo modo di cercare, ma con quali conseguenze?

Oltre a Gemini 2.0, AI Mode sfrutta l’enorme ecosistema informativo di Google, incluso il Knowledge Graph, le informazioni su eventi e oggetti reali e una vasta banca dati su miliardi di prodotti. Inoltre, gli utenti potranno continuare la ricerca con domande correlate senza dover ricominciare da capo.

Google assicura che AI Mode non sostituirà completamente i risultati tradizionali, ma al contrario, offrirà accesso diretto ai siti web, includendo link alle fonti originali per permettere agli utenti di approfondire le informazioni.

Tuttavia, questa evoluzione solleva una questione cruciale: come cambierà il traffico verso i siti web?
Se l’Intelligenza Artificiale offre già le risposte direttamente nella ricerca, gli utenti avranno ancora motivo di cliccare sui link?

Quello che per Google è un passo avanti nell’accessibilità delle informazioni, per molti editori e creatori di contenuti rischia di diventare un’involuzione del web, con un impatto significativo sulla visibilità e sulla monetizzazione delle loro pagine.

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