Negli Stati Uniti sta emergendo una startup unica nel suo genere, Prospinity, fondata da Andrea De Berardinis, Andrea Zanon, Sam Antonyan e Aarya Agarwal. L’azienda, che ha recentemente raccolto oltre 2 milioni di dollari in fase pre-seed, sta attirando l’attenzione di investitori di rilievo nel settore tecnologico, come Slow Ventures e XFund, grazie alla visione innovativa che combina carriera, rischio condiviso e comunità.
Cos’è Prospinity e come funziona?
Prospinity è una piattaforma fintech che permette agli studenti di creare “success pools”, ovvero gruppi finanziari in cui una parte dei guadagni futuri viene condivisa tra i partecipanti. Il meccanismo è semplice: ad esempio, cinque amici universitari possono accordarsi per destinare tra il 2% e il 5% dei propri redditi annuali a un fondo comune per un periodo compreso tra 10 e 15 anni. Alla scadenza, l’importo accumulato viene suddiviso equamente tra i membri.
L’idea è nata da un patto informale tra i fondatori durante il periodo universitario. “Un giorno, discutevamo delle nostre ambizioni e delle incertezze future”, raccontano De Berardinis e Zanon. “Aarya propose che, se uno di noi fosse mai diventato miliardario, avrebbe destinato il 10% al gruppo. In questo modo, solo uno doveva avere successo per aumentare le possibilità di realizzare qualcosa di straordinario”.
I principali utenti della piattaforma sono studenti di prestigiosi college americani come Harvard, Yale e Princeton, molti dei quali già avviati verso carriere promettenti in aziende come Google e Goldman Sachs. Questo modello non solo consente di diversificare il rischio legato alla carriera individuale, ma crea anche una comunità che favorisce il supporto reciproco per tutta la durata del pool.
Un modello di business su misura per gli Stati Uniti
Il team di Prospinity sta concentrando i propri sforzi sul mercato statunitense, dove l’incertezza lavorativa e la forte competizione rendono questa soluzione particolarmente attraente. “Negli Stati Uniti, il mercato del lavoro segue spesso una distribuzione a legge di potenza, dove pochi ottengono la maggior parte delle opportunità”, spiegano i fondatori. Inoltre, l’intelligenza artificiale è destinata ad aumentare la volatilità del mercato nei prossimi anni, rendendo il concetto di rischio condiviso ancora più rilevante.
Le associazioni studentesche, dalle confraternite ai club professionali, rappresentano un ulteriore punto di forza per l’espansione della startup. Questi gruppi coesi e caratterizzati da potenziale simile sono l’ambiente ideale per creare nuovi success pools.
Espansione internazionale: un sogno anche italiano
Pur concentrandosi attualmente sugli Stati Uniti, i fondatori non escludono un’espansione futura in Europa, inclusa l’Italia. “Abbiamo valutato la fattibilità di lanciare Prospinity in Europa, grazie al supporto del team legale di Orrick”, dichiarano De Berardinis e Zanon. Entrambi mantengono un forte legame con il proprio Paese e non escludono di stabilire una base operativa in Italia nei prossimi anni.
Nel frattempo, i co-founder continuano a scommettere sul concetto alla base della loro startup, partecipando essi stessi a un pool composto da 21 membri, tra cui ingegneri di Google e NASA, professionisti della finanza e startupper. Un ulteriore segno che, per loro, il futuro è davvero un gioco di squadra.