Da qualche mese, Google ha iniziato a sperimentare una nuova voce per i suoi smart speaker e Android Auto. Questa innovazione, supportata teoricamente da Gemini, dovrebbe rendere l’interazione più naturale e conversazionale, permettendo agli utenti di dialogare con l’assistente in modo simile a quanto avviene con i moderni chatbot basati sull’intelligenza artificiale.
Tuttavia, almeno per la lingua italiana, le capacità conversazionali di questa nuova voce sollevano ancora alcuni dubbi. Ciò che è certo è che la nuova voce esiste, ma il suo comportamento sembra essere piuttosto imprevedibile.
Il tono che cambia all’improvviso è uno dei problemi
Già a metà settembre, diversi utenti avevano segnalato un cambio improvviso di tono nei loro dispositivi Google Home/Nest e Android Auto, notando risposte con una voce diversa rispetto al passato. Da allora, però, l’esperienza è diventata un vero ping-pong tra la voce precedente e quella nuova: alcuni utenti continuano a sentire la vecchia voce, mentre altri hanno già accesso alla nuova, che però si attiva solo in determinate circostanze.
Se andate nelle impostazioni dell’Assistente, sotto la sezione “Voce e suoni dell’assistente”, potreste già trovare le due nuove opzioni vocali. Purtroppo, modificare queste impostazioni non garantisce che la nuova voce venga utilizzata sempre e su tutti i dispositivi, come Android Auto e Google Home.
Nelle ultime ore, alcuni dei dispositivi Google Home hanno ricominciato a utilizzare il nuovo tono, ma soprattutto per rispondere a domande brevi. Una scelta curiosa, considerando che l’obiettivo di questa voce era proprio quello di migliorare le conversazioni più complesse. Data l’eterogeneità dell’esperienza, è attualmente impossibile stabilire regole certe sul suo funzionamento.
Gli utenti si augurano che Google decida presto di uniformare l’esperienza su tutti i dispositivi. Al momento, però, l’introduzione di questa novità sembra aver generato più confusione che benefici.