Nel panorama tecnologico di fine 2023, Apple ha fatto notizia annunciando l’adozione dello standard RCS (Rich Communication Services) per la sua piattaforma di messaggistica iMessage, generando un’attesa palpabile tra gli utenti e gli addetti ai lavori. Seguendo questo annuncio iniziale, Apple si è mantenuta discreta, lasciando il campo delle comunicazioni future avvolto in un velo di mistero. Recentemente, tuttavia, è stata Google a rompere il silenzio, portando alla luce novità significative.
Attraverso la pubblicazione di una pagina web aggiornata dedicata a Google Messaggi, l’azienda di Mountain View ha rivelato che l’introduzione dello standard RCS sui dispositivi iPhone è prevista per l’autunno del 2024. Quest’annuncio non solo arricchisce le informazioni precedentemente fornite da Apple, ma stabilisce anche una linea temporale più chiara per gli utenti e gli sviluppatori.
Rcs per iMessage arriverà con l’iPhone 16
La scelta dell’autunno non sorprende, considerando che per Apple questo periodo segna tradizionalmente il lancio delle sue novità hardware più rilevanti, tra cui le nuove generazioni di iPhone, solitamente presentate a settembre. Questo lascia presupporre che il supporto per RCS in iMessage potrebbe essere introdotto con il rilascio degli iPhone 16, con potenziali anteprime della funzionalità disponibili nelle prime versioni beta di iOS 18.
Parallelamente, Google ha condiviso aggiornamenti sullo sviluppo di caratteristiche innovative per la messaggistica, tra cui effetti visivi interattivi e bolle di messaggio personalizzate, attualmente in fase beta. Un’altra novità degna di nota riguarda Voice Moods, una funzione che permette agli utenti di arricchire i messaggi vocali con sfondi animati basati su emoji, che, nonostante la limitata disponibilità al di fuori del programma beta, ha già raggiunto un gruppo selezionato di utenti.
Queste evoluzioni sottolineano l’impegno continuo nel migliorare l’esperienza di messaggistica degli utenti, arricchendola con opzioni più ricche e interattive, e segnano un passo importante verso un’interoperabilità più fluida tra i principali sistemi operativi mobile.