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L’utilizzo di Claude: una guida per ottenere il massimo dal chatbot di Anthropic

Chatbot Claude

Joel Lewenstein, responsabile del product design di Anthropic, ha avuto un’intuizione inaspettata mentre lavorava sul suo sistema di irrigazione domestico. Notando che qualcosa non andava nelle manopole del dispositivo, invece di cercare il manuale d’istruzioni online, ha utilizzato l’app del chatbot sviluppato dalla sua azienda, Claude. Scattando una foto con il suo smartphone, l’intelligenza artificiale ha analizzato l’immagine e lo ha aiutato a comprendere la funzione di ogni manopola.

 

Claude e chatGPT a confronto

Lo scorso anno, abbiamo testato la funzione di analisi delle immagini di ChatGPT e abbiamo riscontrato un livello di precisione simile a quello di Claude, almeno per le attività più semplici. Pertanto, è consigliabile utilizzare l’intelligenza artificiale per comprendere meglio oggetti o cablaggi domestici, ma non per identificare medicinali trovati in una borsa.

All’inizio di questo mese, Anthropic ha lanciato l’app di Claude su iOS e, recentemente, Claude è stato reso disponibile anche in Europa, inclusa l’Italia. Abbiamo deciso quindi di provare l’applicazione del chatbot di Anthropic e abbiamo parlato in videocall con Lewenstein per ottenere consigli utili su come iniziare e su quali domande porre a Claude per ottenere risposte più efficaci.

 

Consigli per utilizzare Claude

1. Utilizzare una comunicazione dettagliata

Decenni di utilizzo di Google ci hanno abituato a fare domande concise e dirette. Tuttavia, per ottenere il massimo dai chatbot come Claude, è importante cambiare approccio. Lewenstein spiega che, a differenza di Google Search, con Claude si deve instaurare una vera e propria conversazione. Evitate uno stile troppo pratico e cercate di essere dettagliati nei vostri prompt. Invece di una domanda breve, provate a formulare richieste che includano più frasi o persino interi paragrafi.

2. Condividere immagini

L’analisi delle immagini da parte di Claude, introdotta a marzo, è ancora una funzione relativamente nuova ma efficace. Lewenstein consiglia di utilizzare le immagini come punto di partenza per le conversazioni, proprio come ha fatto lui con il suo sistema di irrigazione. Anche se la precisione non è sempre garantita, questa funzione può essere molto utile e divertente se usata correttamente.

3. Essere specifici

Se non ottenete subito le risposte desiderate, fornite a Claude più informazioni possibili su come vorreste che fossero formattate le risposte, specificando ad esempio se preferite elenchi puntati o brevi paragrafi, e indicando il tono desiderato (entusiasta o tecnico). Potrebbe essere utile anche specificare a chi è destinata la risposta, in modo che Claude possa adattare il suo linguaggio al livello di conoscenza dell’argomento da parte del pubblico.

4. Iterare e fornire feedback

Se Claude non produce immediatamente un risultato soddisfacente, ricordate che la prima richiesta è solo l’inizio. I prompt di follow-up e le richieste di chiarimento sono fondamentali per indirizzare l’intelligenza artificiale nella giusta direzione. Lewenstein consiglia di rimanere nella stessa finestra di conversazione e di fornire feedback diretto, evidenziando cosa cambiare, come il tono o la struttura della risposta.

5. Caricare documenti

Una delle caratteristiche più potenti di Claude è la capacità di analizzare dati caricati dagli utenti. Questo lo rende particolarmente utile in ambito professionale, per gestire fogli Excel o email sovraccariche. Ma può essere utile anche per scopi personali, come leggere e riassumere documenti PDF lunghi.

 

Esperienza utente e conclusione

Abbiamo caricato sul chatbot la trascrizione della conversazione con Lewenstein, chiedendo quali citazioni avrebbe evidenziato. Claude ha identificato perfettamente i temi chiave e ha segnalato molte delle citazioni che abbiamo poi utilizzato in questo articolo. Le politiche di Anthropic prevedono che, a meno che non lo scegliate voi, i vostri dati non verranno utilizzati per addestrare i modelli di intelligenza artificiale dell’azienda.

Interagire con Claude è un po’ come parlare con un amico. Ad esempio, quando abbiamo caricato una foto di un murale visto in un bar di San Francisco, il chatbot ha descritto l’opera in modo poetico, pur senza riuscire a identificare la città del locale. Nonostante ciò, l’esperienza è stata simile a una conversazione con un amico, e Claude ha persino ringraziato quando abbiamo rivelato la posizione del bar.

Anche se stiamo ancora prendendo la mano con Claude, possiamo dire che i suoi messaggi hanno un tono amichevole. ChatGPT rimane il chatbot preferito, ma non escludiamo di utilizzare Claude quando desideriamo un’esperienza di messaggistica più coinvolgente e umana. In un contesto in cui i chatbot continuano a evolversi rapidamente, fissarsi su un singolo strumento potrebbe non essere la scelta migliore.

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