Toccare con un dito lo schermo oggi è un gesto ordinario, ma era rivoluzionario vent’anni fa. Prima del debutto dell’iPhone, che ha normalizzato l’uso del touchscreen nella vita quotidiana, un dispositivo aveva già preparato il terreno per questa rivoluzione tecnologica: il Nintendo DS, la console portatile che ha insegnato a milioni di persone come interagire con uno schermo tattile.
Un lancio coraggioso e inaspettato
Era il 21 novembre 2004 quando il Nintendo DS debuttò negli Stati Uniti, segnando una scelta inusuale per l’azienda giapponese. Mai prima di allora Nintendo aveva lanciato un prodotto di punta all’estero prima che in Giappone, dove arrivò solo il 2 dicembre dello stesso anno. Questa decisione rifletteva la cautela dell’azienda verso una console tanto innovativa quanto rischiosa.
A quell’epoca, Nintendo stava affrontando un periodo difficile. Le sue console precedenti, Nintendo 64 e GameCube, non avevano saputo competere con la PlayStation di Sony, mentre il Game Boy Advance rappresentava un successo moderato, ma legato a una tecnologia ormai datata. Nel 2003, l’azienda aveva registrato il suo primo semestre in perdita. In questo contesto, il DS rappresentava una scommessa audace, capace di portare Nintendo verso il “paradiso” o di farla sprofondare, come dichiarò il presidente di allora, Hiroshi Yamauchi.
Il rinascimento di Nintendo
La svolta iniziò all’E3 del 2004, dove il Nintendo DS fu presentato al mondo. Reggie Fils-Aimé, figura chiave nella rinascita dell’azienda, e Satoru Iwata, il presidente succeduto a Yamauchi, mostrarono una visione ambiziosa: non solo una console, ma una piattaforma aperta agli sviluppatori. La strategia dell’“oceano blu”, focalizzata su un pubblico vasto e diversificato, accompagnò il successo iniziale del DS, che vendette tre milioni di unità entro la fine del 2004.
Un’eredità che va oltre i giochi
I primi giochi per DS, come Nintendogs e Brain Training, insieme alla retrocompatibilità con il Game Boy Advance, furono determinanti per il successo iniziale. Tuttavia, il Nintendo DS non si limitò a essere una console di successo: gettò le basi per un’intera industria, anticipando l’era delle app per smartphone. Molti giochi per DS, dai puzzle ai simulatori, riflettono il modo in cui oggi utilizziamo i dispositivi mobili.
Un’icona senza tempo
Nonostante l’arrivo di smartphone e tablet, che hanno reso obsoleta l’idea di una console portatile dedicata, il Nintendo DS rimane una pietra miliare. Con oltre 150 milioni di unità vendute, è la console Nintendo di maggior successo e la seconda nella storia dei videogiochi, superata solo dalla PlayStation 2.
A distanza di vent’anni, il Nintendo DS continua a rappresentare un simbolo di innovazione, capace di fondere passato e futuro in un dispositivo unico. La sua eredità vive non solo nei ricordi degli appassionati, ma anche nell’evoluzione del nostro rapporto quotidiano con la tecnologia.