Secondo fonti affidabili, OpenAI si appresta a lanciare il suo nuovo modello di intelligenza artificiale, nome in codice Orion, entro dicembre. Tuttavia, diversamente dai precedenti lanci di GPT-4 e GPT-o1, Orion non sarà immediatamente disponibile attraverso ChatGPT. L’accesso iniziale sarà riservato a una selezione di aziende partner, che potranno sfruttare il nuovo modello per sviluppare applicazioni e funzionalità personalizzate.
Preparativi per il lancio di Orion su Azure
Microsoft, il principale partner tecnologico di OpenAI, ha già avviato i preparativi per ospitare Orion sulla piattaforma Azure a partire da novembre. Anche se all’interno di OpenAI Orion viene considerato il successore di GPT-4, non è ancora confermato se verrà ufficialmente denominato GPT-5. Un dirigente ha rivelato che Orion potrebbe essere fino a 100 volte più potente rispetto al suo predecessore, e la strategia dell’azienda punta a unire i vari modelli di intelligenza artificiale per realizzare un sistema ancora più evoluto, potenzialmente riconducibile a un’intelligenza artificiale generale (AGI).
Sam Altman e gli indizi criptici sul rilascio di Orion
In un recente post su X, Sam Altman, CEO di OpenAI, ha lasciato un criptico indizio riguardo all’imminente rilascio di Orion, dichiarando di essere “entusiasta che le costellazioni invernali si stiano alzando presto”. Interpretando il messaggio, emerge un chiaro riferimento alla costellazione di Orione, la più visibile nel cielo notturno durante i mesi invernali, proprio a partire da novembre. Questo suggerimento coincide con quanto riportato da una fonte interna, che a settembre ha partecipato a un evento di celebrazione per il completamento dell’addestramento di Orion.
Una fase di trasformazione per OpenAI
Il lancio di Orion avviene in un contesto di importanti trasformazioni per OpenAI. L’azienda ha recentemente raccolto 6,6 miliardi di dollari di finanziamenti, una mossa che comporta una riorganizzazione della struttura aziendale verso un modello a scopo di lucro. Parallelamente, OpenAI sta affrontando un significativo turnover del personale, con l’annuncio delle dimissioni di figure chiave come Mira Murati, CTO, Bob McGrew, capo della ricerca, e Barret Zoph, vicepresidente del post-training, impegnati in nuovi progetti.
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