C’è una novità nel Google Play Store che potrebbe cambiare il modo in cui scegliamo le applicazioni da scaricare. Oltre al numero di download e alla valutazione media basata sulle recensioni, ora il marketplace di Google introduce degli avvisi per segnalare eventuali criticità di un’applicazione prima dell’installazione.
Secondo quanto riportato da Android Authority, che ha condiviso diversi screenshot della funzione, alcuni utenti hanno già notato questi nuovi messaggi direttamente sotto la valutazione dell’app. Ma quali informazioni forniscono esattamente?
Quali problemi può segnalare il Play Store?
Gli avvisi del Play Store sembrano evidenziare specifiche tendenze negative legate all’app, tra cui:
- Elevato tasso di disinstallazione rispetto ad altre applicazioni simili.
- Numero limitato di utenti attivi, segnale di un’app poco utilizzata.
- Basso livello di interazione con l’app, suggerendo un’esperienza d’uso potenzialmente scarsa.
Queste notifiche potrebbero essere solo alcune delle possibili segnalazioni che Google sta testando. L’obiettivo? Fornire agli utenti un ulteriore strumento di valutazione per evitare download indesiderati.
Un’innovazione utile o un limite per la concorrenza?
Sulla carta, questo sistema sembra un’ottima idea: quante volte un’app scaricata milioni di volte si rivela poi deludente o viene immediatamente disinstallata? Gli avvisi potrebbero quindi rafforzare il valore delle recensioni e prevenire installazioni poco soddisfacenti.
Tuttavia, emergono alcuni dubbi. Un’app potrebbe avere solo recensioni a 5 stelle ma un numero di download relativamente basso: in tal caso, il Play Store segnalerebbe comunque che esistono alternative più popolari, condizionando negativamente la scelta dell’utente.
Inoltre, esistono app di nicchia, magari open source, che svolgono un’operazione specifica in modo eccellente, senza la necessità di un’ampia base di utenti. Queste potrebbero essere penalizzate dagli avvisi, spingendo gli utenti verso alternative più famose, ma non necessariamente migliori.
Avvisi davvero utili? O servirebbero criteri diversi?
Dagli screenshot condivisi, sembra che molte delle app segnalate siano strumenti per dispositivi con permessi di root. Questo potrebbe spiegare il basso numero di utenti attivi o l’alto tasso di disinstallazione: chi non è esperto potrebbe installarle per poi rimuoverle subito dopo aver scoperto che richiedono requisiti specifici.
Forse sarebbe più utile un avviso che segnalasse app non aggiornate da anni, piuttosto che basarsi esclusivamente sull’interazione degli utenti. Se questa funzione verrà implementata su larga scala, sarà interessante vedere quali criteri utilizzerà Google per valutare e segnalare le app.
Quando sarà disponibile per tutti?
Al momento, non tutti gli utenti hanno accesso a questa funzionalità. Chi l’ha già vista dichiara di avere la versione v44.7.24 del Play Store, mentre altri con la versione più recente, v44.8.15, non la vedono ancora. Questo suggerisce che Google stia effettuando un rilascio graduale, magari solo in alcuni Paesi.
Per ora, possiamo solo analizzare il concetto senza un’esperienza diretta. Se gli avvisi verranno distribuiti globalmente, sarà fondamentale capire quanto influenzeranno le decisioni degli utenti e se realmente aiuteranno a selezionare app di qualità.