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Rabbit non si arrende: la nuova IA generale potrebbe cambiare le carte in tavola

Rabbit R1: device basato sull'intelligenza artificiale

Rabbit non ha intenzione di seguire le orme di Humane e gettare la spugna. Anche se il suo Rabbit R1 non ha mantenuto tutte le promesse iniziali, l’azienda continua a lavorare instancabilmente per migliorarlo. L’ultima novità? Un agente IA generalista capace di interagire con le app Android, un passo avanti verso la tanto attesa integrazione del Large Action Model (LAM).

Non per Rabbit R1, ma un progresso importante

Al momento, questa innovazione non riguarda direttamente il Rabbit R1, ma è pensata per Android. Sebbene l’intelligenza artificiale mostri ancora qualche lentezza, va riconosciuto il costante impegno del team guidato da Jesse Lyu, che non smette di affinare la tecnologia.

Per chi avesse perso gli ultimi sviluppi, nel pieno del boom dell’intelligenza artificiale, lo scorso anno sono stati lanciati due dispositivi destinati a rivoluzionare il concetto di smartphone: Rabbit R1 e Humane AI Pin. Entrambi, però, hanno deluso le aspettative, e in particolare il Rabbit R1 è stato criticato per la mancanza del LAM, il sistema IA capace di apprendere l’uso delle app ed eseguire azioni autonome per l’utente.

Oggi, però, qualcosa si muove: dopo aver presentato il LAM Playground, un agente in grado di navigare su un browser, Rabbit ha mostrato su YouTube un nuovo agente AI per Android, capace di scaricare, installare e utilizzare app in autonomia.

Un’IA che impara giocando? Ecco cosa può fare

Nel video dimostrativo, il nuovo agente IA viene messo alla prova con diverse attività:

✔️ Trova un video su YouTube su richiesta degli sviluppatori
✔️ Cerca una ricetta di cocktail, raccoglie gli ingredienti e li aggiunge alla lista della spesa su Google Keep
✔️ Scarica e avvia un gioco, 2048, e riesce persino a imparare a giocare seguendo il tutorial

Quest’ultima capacità è particolarmente interessante: mentre i programmatori si chiedono se l’agente sarà in grado di apprendere il gioco autonomamente, l’IA segue il tutorial e capisce le dinamiche di gioco da sola.

Verso il LAM: un pezzo del puzzle che si completa

Anche se il sistema non è ancora perfetto, rappresenta un tassello chiave nello sviluppo del LAM. Il team di Rabbit riconosce che ci sono ancora molte sfide da superare, soprattutto in termini di velocità, reattività e capacità di riconoscimento degli stati, ma il progresso è tangibile.

Nei prossimi mesi, l’azienda condividerà ulteriori aggiornamenti sul suo nuovo sistema multi-agente multipiattaforma, che potrebbe finalmente portare il Rabbit R1 a esprimere il suo vero potenziale.

L’attesa sarà ripagata? Non resta che vedere se Rabbit riuscirà davvero a mantenere le promesse e a rendere il suo dispositivo un vero game changer nel mondo dell’IA.

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Redazione
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