Una delle caratteristiche più innovative e futuristiche di ChatGPT, la modalità vocale aggiornata, dovrà attendere ulteriormente prima di essere disponibile. Annunciata a maggio con il nuovo modello GPT-4o, questa funzionalità prometteva di permettere agli utenti di interagire verbalmente con il chatbot, simulando una conversazione naturale come nei film.
Cosa è accaduto?
Facciamo un breve riepilogo degli eventi. A maggio, OpenAI ha presentato il modello GPT-4o, che tra le varie migliorie includeva una modalità vocale avanzata, capace di far dialogare gli utenti con il chatbot come se si trattasse di una persona reale.
L’annuncio ha subito richiamato alla mente di molti, incluso Sam Altman, il film “Her”, dove la coprotagonista è un’IA con un’interfaccia vocale capace di provare e suscitare emozioni, grazie soprattutto alla voce convincente dell’attrice Scarlett Johansson.
Successivamente, OpenAI ha introdotto un modello vocale chiamato Sky, il cui timbro vocale ricordava molto quello di Johansson. L’attrice ha intrapreso vie legali contro OpenAI, che ha infine deciso di ritirare Sky, nonostante le smentite ufficiali.
Nel frattempo, il nuovo modello avanzato avrebbe dovuto essere disponibile per i primi test in versione alfa a fine giugno, ma è evidente che OpenAI non è ancora pronta. L’azienda ha infatti pubblicato un post su X dichiarando di aver bisogno di “un altro mese” prima di lanciare la nuova modalità vocale.
Le ragioni del ritardo
OpenAI ha spiegato di essere impegnata nel miglioramento delle “capacità del modello di rilevare e rifiutare determinati contenuti” e nell’ottimizzazione dell'”esperienza dell’utente”, oltre a potenziare l’infrastruttura necessaria per permettere a milioni di persone di ottenere risposte in tempo reale.
La nuova roadmap
La nuova roadmap prevede l’arrivo della versione alfa del modello a fine luglio, con un lancio per gli utenti di ChatGPT Plus previsto per l’autunno. Tuttavia, l’azienda ha avvertito che potrebbero esserci ulteriori ritardi se la funzionalità non rispetterà gli standard di sicurezza e affidabilità.
Reazioni degli utenti
Non sorprende che molti utenti su X abbiano espresso il loro disappunto, sottolineando che OpenAI aveva inizialmente promesso l’introduzione della funzione entro “poche settimane”, termine che è stato evidentemente esteso a mesi.