Gli smartphone pieghevoli, che avrebbero dovuto rappresentare una rivoluzione nel settore, stanno affrontando un momento di crisi. Sebbene siano stati accolti inizialmente come una svolta tecnologica, la loro diffusione è stata frenata da diversi fattori, tra cui i costi ancora elevati e un mercato che fatica a decollare.
Samsung, uno dei pionieri di questa tecnologia, sta già rivedendo i suoi piani. Secondo quanto riportato dal blog sudcoreano ETNews, l’azienda prevede di ridurre drasticamente la produzione di pieghevoli per il 2025: si parla di 5 milioni di unità, con 3 milioni destinati al Galaxy Flip e 2 milioni al Galaxy Fold. Un calo significativo rispetto agli 8,2 milioni di unità prodotte per i modelli Galaxy Z Fold 6 e Flip 6.
Questa decisione è una conseguenza diretta dei risultati di mercato deludenti registrati quest’anno. Samsung aveva fissato un obiettivo ambizioso: un incremento delle vendite del 10% rispetto alla generazione precedente. Tuttavia, sia il Fold 6 che il Flip 6 hanno mancato l’obiettivo, confermando un andamento stagnante.
Una tendenza che coinvolge anche altri produttori
Le difficoltà non riguardano solo Samsung. Secondo Ross Young, anche diversi produttori cinesi stanno valutando di ridurre gli investimenti nel settore pieghevoli. Questo quadro generale sottolinea come il mercato stia attraversando una fase di stallo, in netto contrasto con le aspettative di crescita esponenziale degli ultimi anni.
Cosa riserva il futuro per i pieghevoli?
Il segmento degli smartphone pieghevoli si trova a un bivio: da un lato, l’innovazione tecnologica; dall’altro, la necessità di convincere un pubblico più ampio. Resta da vedere se le aziende sapranno proporre soluzioni capaci di invertire questa tendenza e rilanciare un mercato che, per ora, sembra in difficoltà.