I sensori di impronte ultrasonici, da sempre riservati agli smartphone di fascia alta, sono considerati i migliori in termini di qualità e prestazioni rispetto ai sensori ottici e capacitivi, sebbene siano anche i più costosi.
Finora, Qualcomm è stata l’unica azienda a produrre questi sensori per gli schermi AMOLED. Tuttavia, questo monopolio sta per essere sfidato. Secondo Mishaal Rahman su X, Goodix ha lanciato il suo primo sensore di impronte ultrasonico, utilizzato nel nuovo Vivo X100 Ultra.
La diffusione di questi sensori è ancora limitata, con pochi marchi che li adottano.
Goodix, marchio cinese
Goodix, un’azienda cinese con oltre 20 anni di esperienza, ha già una consolidata reputazione nella produzione di sensori di impronte digitali. Con il nuovo sensore ultrasonico sviluppato per Vivo, Goodix mira a rendere questa tecnologia accessibile su scala più ampia, intervenendo sulla produzione e sulla catena del valore per ridurne i costi.
I sensori ottici di Goodix, ampiamente adottati da vari brand grazie alla loro qualità e prezzi competitivi, sono già un successo nel mercato degli smartphone. L’azienda intende replicare questo successo anche con i sensori ultrasonici, offrendo soluzioni diversificate per soddisfare le diverse esigenze dei clienti.
L’ingresso di Goodix come secondo fornitore di sensori di impronte ultrasonici potrebbe avere due importanti implicazioni: da un lato, la tecnologia potrebbe diventare disponibile anche per gli smartphone di fascia media; dall’altro, potrebbe innescare una competizione nella fascia alta del mercato, sfidando il dominio di Qualcomm.