Donare il sangue è un atto di altruismo che può fare la differenza tra la vita e la morte per molte persone. Unisciti a noi nel celebrare e promuovere questo gesto straordinario di solidarietà umana
Celebrando la Giornata Mondiale dei Donatori di Sangue
Il 14 giugno, come ogni anno, si festeggia la Giornata Mondiale dei Donatori di Sangue, promossa dall’Organizzazione Mondiale della Sanità. La data è stata scelta perché giorno di nascita di Karl Landsteiner, pioniere della ricerca sui gruppi sanguigni.
Durante l’evento in tutto il mondo si svolgono conferenze, concerti, testimonianze, banchetti, e si intensifica il lavoro dei centri di raccolta con l’allestimento di unità mobili per la raccolta del sangue: veicoli attrezzati, parcheggiati in luoghi strategici per facilitare la donazione.
E questa è anche l’occasione per accendere i riflettori su un tema di fondamentale importanza: perché nella frenesia del mondo di oggi è inevitabile che tante cose ci sfuggano, e una cosa che non dovrebbe mai sfuggire è la consapevolezza che chiunque tra i 18 e i 65 anni, che pesi più di 50 kg e che non abbia patologie infettive trasmissibili col sangue, ha la straordinaria opportunità di salvare una vita umana.
E non c’è dolore, non ci sono rischi, non ci sono controindicazioni. Parecchi studi suggeriscono addirittura che liberarsi di un poco di sangue faccia bene alla salute.
Anche noi vogliamo unire la nostra voce, e come buona azione di Giugno abbiamo scelto proprio questa: donare il sangue per amore delle persone.
Morte e Nascita, un Gesto di Amore che ha Cambiato la Storia
Come di consueto, ci piace partire da qualche cenno di storia. Perché tutte le storie che riguardano il Bene Comune ci mostrano che, spessissimo, le vere idee che cambiano il mondo nascono da piccole grandi azioni.
E a dare il via a qualcosa di grande, in Italia, è stato un semplice annuncio su un giornale di Milano.
A pubblicare quell’annuncio, nel febbraio del 1927, fu un giovane medico di 31 anni, Vittorio Formentano; si trattava di un appello per la ricerca di donatori volontari di sangue. A questo annuncio risposero 17 persone, i primi donatori non retribuiti in Italia e i primi nella storia dell’organizzazione che Formentano creò poco dopo, l’Avis.
Fiorentino di nascita e milanese di adozione, Formentano fu un medico improntato fin da subito, per indole, idee e formazione, al volontariato e all’organizzazione di iniziative sociali. Era un ematologo, una specialità ancora poco rappresentata in quegli anni. Poco prima di pubblicare quello storico annuncio, alla vigilia di Natale, fu chiamato al capezzale di una giovane partoriente, figlia di operai, che mentre dava alla luce la sua bambina era in preda a una grave emorragia.
Formentano capì subito che, senza una trasfusione immediata, la donna non ce l’avrebbe fatta. Ma non c’era sangue quella notte, o almeno non alla portata di quella modesta famigliola. All’epoca esistevano solo “donatori” a pagamento, e il loro compenso si aggirava attorno alle 900 lire (erano gli stessi anni in cui chi prendeva le famose “mille lire al mese” poteva considerarsi ricco). Formentano riuscì a salvare la neonata, ma per la giovane mamma non ci fu nulla da fare.
Una persona morì quella notte, un’altra ne nacque, e assieme a quella bambina nacque un’idea.
Chi Salva una Vita, Salva il Mondo Intero
Oggi la compravendita di sangue è un lontano ricordo e Avis è diventata la più grande associazione di volontariato del sangue italiana; la creatura di Formentano, scomparso nel 1977, può contare adesso su un milione e 320mila soci e 3400 sedi su tutto il territorio, e contribuisce per oltre il 70% all’intero fabbisogno nazionale.
La donazione del sangue è un gesto di generosità e altruismo dall’impatto straordinario, soprattutto in relazione allo sforzo modesto che si richiede al donatore. Ogni anno, migliaia di persone come quella giovane mamma necessitano di trasfusioni di sangue per una varietà di ragioni, tra cui interventi chirurgici, trattamenti per il cancro, incidenti stradali e sul lavoro, complicazioni durante il parto.
Si tratta spesso di emergenze, situazioni imprevedibili, per cui la disponibilità immediata e in quantità sufficiente di sangue sicuro e per ogni gruppo sanguigno è assolutamente essenziale per salvare tutte queste vite. Vite che potrebbero anche essere le nostre.
Inoltre, il sangue donato non è utilizzato solo per le trasfusioni cliniche ma anche per la ricerca scientifica. Studi sulla composizione del sangue e sulle sue proprietà portano a nuove scoperte in campo medico, migliorano le tecniche di trasfusione e sviluppano nuovi trattamenti per moltissime malattie. E il merito di queste scoperte non è solo degli scienziati, ma anche di chi sceglie di donare una modica quantità del suo prezioso fluido.
L’Ago fa Male? Superiamo le False Leggende
Sulla donazione di sangue purtroppo circolano ancora tante leggende metropolitane e falsi miti. La più diffusa riguarda la classica “paura degli aghi” e di sentire dolore. In realtà con le tecniche moderne anche i donatori più sensibili fanno fatica persino ad accorgersi che sta succedendo qualcosa.
Un altro falso mito è che la donazione di sangue “renda deboli”, mentre la maggior parte delle persone si sente benissimo dopo il prelievo, specialmente seguendo le facili raccomandazioni post-donazione. Altri pensano di “non avere abbastanza sangue da donare”, perché probabilmente non sanno che la quantità prelevata è di appena 450 millilitri; se pensiamo che il corpo di un adulto ha in media 5-6 litri di sangue, è chiaro che si può compensare facilmente la quantità donata.
Ad ogni buon conto ogni prelievo viene sempre preceduto da un breve esame medico, che include la misurazione della pressione sanguigna, del polso e del livello di emoglobina, per garantire che il donatore sia idoneo e che il prelievo non comporti rischi, né per chi dona né per chi ne beneficerà.
Diventare Donatore, la Banalità di un’Azione Grande
Cosa ti occorre quindi per diventare Donatore/Donatrice? Semplicemente un poco del tuo tempo. Basta non soffrire di patologie particolari, pesare più di 50 chili, essere maggiorenne e al di sotto dei 65 anni, e non avere assunto farmaci o sostanze che potrebbero compromettere la qualità del sangue. Il processo è semplice e rapido: un breve questionario, un esame medico e poi sdraiarsi sulla poltroncina reclinabile. L’intera procedura non dura più di un quarto d’ora.
Dopo la donazione, rimarrai in osservazione per qualche minuto e riceverai un piccolo spuntino e una bevanda per ristabilirti immediatamente. Ti sarà utile seguire qualche semplice indicazione, come bere molti liquidi nelle ore successive ed evitare sforzi molto intensi per il resto della giornata.
Dove rivolgersi? Per le donazioni di sangue ci sono molti punti di riferimento, tra cui quello più grande è l’Avis: ti basterà una breve ricerca sul web per scoprire che, con molta probabilità, una sede Avis si trova proprio nelle tue immediate vicinanze.
Fai del Bene al Tuo Cuore, in Tutti i Sensi
Donare il sangue, specie se fatto con continuità, giova alla tua salute per diversi motivi. Prima di tutto, attiva il tuo metabolismo: anche una sola donazione può bruciare fino a 650 calorie, in quanto il corpo deve “lavorare” per sintetizzare nuove proteine e globuli rossi. Inoltre, il prelievo periodico aiuta a mantenere il sangue più fluido, con beneficio per il tuo cuore e i tuoi vasi sanguigni (un sangue non fluido, ossia viscoso, è tra le cause di formazione di trombi che possono portare a ictus e infarto).
Ma probabilmente, già pochi istanti dopo la donazione, il beneficio più intenso che proverai sarà un altro: il profondo, genuino benessere di chi sa di avere appena compiuto un grandissimo atto di amore. Feel Important.
Dona il Sangue per Amore delle Persone. Cerca la sede Avis più vicina a te su avis.it