Il documento ufficiale della Strategia Italiana per l’Intelligenza Artificiale 2024-2026 “è stato elaborato da un Comitato di esperti per supportare il Governo nella definizione di una normativa nazionale e delle politiche sull’IA”. Coinvolge imprese e istituzioni
Ecco il documento con il testo completo della Strategia Italiana per l’Intelligenza Artificiale 2024-2026, accessibile e scaricabile direttamente da questo link. Arriva pochi giorni dopo la pubblicazione dell’AI Act sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea (qui l’approfondimento) e l’avvio delle audizioni in Senato sul disegno di legge relativo all’intelligenza artificiale, a dimostrazione che questa è una corsa a cui le istituzioni devono partecipare. La volontà sembra a ogni modo quella di tentare la costruzione di una mappa del “fenomeno AI”, per potervi intervenire direttamente. Una promessa che ha adesso basi più solide, anche per le imprese.
Chi ha scritto la Strategia Italiana per l’Intelligenza Artificiale 2024-2026
Il documento è stato elaborato da un Comitato di esperti ed è destinato a fornire al Governo un supporto nella creazione di normative nazionali e strategie per l’intelligenza artificiale, ma è anche una vera e propria guida di indirizzo per i prossimi tre anni. Il Comitato, composto da quattordici esperti con una vasta esperienza, ha analizzato a fondo l’impatto dell’IA e ha sviluppato un piano strategico per un’implementazione responsabile e inclusiva, andando a toccare anche ambiti che esulano dall’azione governativa. Coordinato da Gianluigi Greco, il gruppo include personalità di spicco come Viviana Acquaviva, Paolo Benanti (della sua nomina ve ne avevamo parlato in questo approfondimento), Guido Boella, Marco Camisani Calzolari, e altri esperti del settore.
Ricerca, Pubblica Amministrazione, Impresa e Formazione: ecco cosa c’è nel documento
La pubblicazione è avvenuta il 22 luglio 2024 scorso e in una nota dell’Agenzia dell’Italia Digitale (AgID), che ha assistito il Comitato nelle attività organizzative e nella redazione del documento e messo a disposizione il proprio tavolo tecnico, traspare tutta la soddisfazione per questo passaggio:
“La Strategia Italiana per l’Intelligenza Artificiale è una tappa cruciale per il paese, che aspira a diventare un leader nel campo dell’IA e nella transizione tecnologica, grazie anche alla sua presidenza del G7.
Il documento sottolinea l’impegno del Governo a creare un contesto sicuro, etico e inclusivo per lo sviluppo dell’IA, massimizzandone i vantaggi e riducendo al minimo i rischi. Dopo aver analizzato il panorama globale e la posizione dell’Italia, vengono delineate azioni strategiche suddivise in quattro aree principali: Ricerca, Pubblica Amministrazione, Imprese e Formazione. La strategia propone anche un sistema di monitoraggio dell’attuazione e un’analisi del contesto normativo.”
L’Intelligenza Artificiale può già aiutare le imprese italiane e le istituzioni
Il documento di una quarantina di fitte pagine creato dal Comitato indica azioni concrete per ogni ambito di intervento e funge da “bussola” tanto per gli amministratori pubblici quanto per le istituzioni scolastiche e le imprese. Per ogni ambito infatti sono indicate da 5 a 7 azioni strategiche che dovranno essere implementate a diversi livelli, schematizzate come segue:
Ecco come l’Intelligenza artificiale può aiutare la tua attività
Sono pochissime le aziende italiane con ottime recensioni e che si occupano di comunicazione d’impresa che offrono processi di digitalizzazione ai propri partner. Ancora più rare quelle che sono in prima linea nel portare la potenza dell’Intelligenza Artificiale alle piccole e medie imprese.
Ma grazie all’AI queste aziende, per quanto piccole, possono ottenere più clienti a automatizzare alcuni processi, come le prenotazioni e in generale il customer care.
Pagine Sì! per esempio ha già sviluppato, insieme a un giovane e brillante team, la soluzione adatta a centinaia di migliaia di PMI italiane.
Puoi leggere l’articolo dell’agenzia di stampa AdnKronos “l’intelligenza artificiale una grande opportunità anche per le PMI” cliccando qui.
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