Giuseppe Finocchiaro è Head of SEO di Pagine Sì! e da anni si occupa di posizionamento sui motori di ricerca e strategie per la visibilità locale, sviluppando soluzioni che permettono alle aziende di emergere nel competitivo mondo del digital marketing. Con una profonda conoscenza degli algoritmi di Google, ci spiega perché oggi Google Business Profile è un’opportunità da non perdere.
Giuseppe Finocchiaro, oggi la visibilità locale passa sempre più per Google Business Profile. Prima di tutto, cos’è Google Business Profile?
Google Business Profile (GBP) è l’evoluzione di Google My Business, che molti ancora conoscono semplicemente come “scheda Google”. Oltre al nome, è cambiato il funzionamento: oggi è uno strumento strategico per qualsiasi attività locale, perché la maggior parte delle ricerche avviene su Google e Google Maps. Se l’azienda è ben posizionata, la sua scheda è il primo risultato che l’utente vede.
Con “ben posizionata” intendi dentro il “Google Three Pack”, giusto? Puoi spiegarci brevemente cosa significa?
Esatto. Il “Google Three Pack” è la sezione in cui Google mostra solo tre attività locali per una determinata ricerca, direttamente in evidenza sopra tutti gli altri risultati organici. Sono i tre risultati che appaiono quando cerchi, per esempio, “ristorante vicino a me” o “gommista a Milano”. Entrarci fa una differenza enorme: significa essere tra le tre aziende più visibili della zona per quella ricerca. In altre parole, chi è nel “Three Pack” riceve molte più chiamate, visite e richieste di contatto rispetto a chi resta fuori.
Alcuni pensano che il posizionamento nel “Google Three Pack” dipenda soltanto dalla vicinanza dell’attività con chi esegue la ricerca. Quanto c’è di vero?
La vicinanza è un fattore importante, ma non è l’unico e nemmeno il più determinante. Se bastasse solo quello, non avrebbe senso parlare di ottimizzazione SEO. Google considera anche la qualità della scheda, la completezza delle informazioni, la qualità e quantità di contenuti come articoli, fotografie e video, la frequenza degli aggiornamenti e, soprattutto, la quantità e qualità delle recensioni.
Un’attività più vicina ha un vantaggio iniziale, ma se la scheda non viene curata in maniera professionale può essere facilmente superata da un competitor che lavora meglio sulla sua presenza digitale. Il vero obiettivo è espandere il raggio di visibilità, togliendo spazio ai concorrenti e intercettando così molti più clienti.
E qui entra in gioco la SEO di Pagine Sì! – corretto? E non si parla in questo caso della SEO tradizionale, bensì di quella locale…
Esatto, qui non parliamo della SEO “tradizionale” per siti web, ma di SEO per le attività locali applicata a Google Business Profile, un ambito su cui Pagine Sì! ha sviluppato un approccio unico. Pochissime aziende lavorano sulla SEO delle schede Google, e tra queste siamo tra i primi, se non gli unici, ad aver creato una strategia dedicata.
Ottimizzare una scheda significa analizzare le parole chiave più ricercate, monitorare il posizionamento con strumenti avanzati e intervenire su ogni dettaglio che può fare la differenza. Non è sufficiente inserire informazioni di base, bisogna rendere la scheda più rilevante rispetto ai competitor affinché Google la consideri prioritaria nei risultati.
Accennavi anche alle recensioni. Cosa c’entrano le recensioni con il posizionamento locale e con il “Google Three Pack”?
Le recensioni sono tra i fattori più influenti nel ranking di Google Business Profile, perché Google le considera un segnale di affidabilità e qualità: più un’attività ha recensioni numerose, recenti e ben gestite, più ha possibilità di entrare nel “Three Pack”.
Quindi per l’ottimizzazione della scheda Google lavorate anche sulle recensioni?
Assolutamente sì. Le recensioni incidono direttamente sul posizionamento e sulla reputazione dell’attività. Pagine Sì! utilizza allo scopo strumenti sviluppati direttamente da noi come InstaTrust, che semplifica sia la raccolta delle recensioni, sia la gestione delle risposte. Del resto, oltre a migliorare la visibilità su Google, un buon lavoro sulle recensioni rafforza la credibilità dell’azienda in generale, e incentiva nuovi clienti a sceglierla.
Quali sono i settori che stanno ottenendo i migliori risultati con GBP?
Abbiamo ottenuto risultati eccellenti in parecchi ambiti. Un centro estetico, solo per citare un esempio, ha registrato un aumento dell’86% delle chiamate nei tre mesi successivi all’ottimizzazione della scheda. Persino settori molto competitivi come l’NCC (noleggio con conducente) hanno beneficiato notevolmente del servizio: a Roma e Brindisi, le richieste di contatto sono cresciute del 40%. Inoltre a differenza della SEO tradizionale, che richiede mesi per dare risultati, con GBP i miglioramenti sono misurabili già nelle prime settimane.
Quindi pensi che la SEO locale possa in qualche maniera sostituire la SEO tradizionale?
No, si tratta di due strategie complementari, entrambe indispensabili. La SEO “tradizionale” costruisce autorevolezza nel tempo, mentre la SEO locale è più immediata e intercetta chi cerca un’attività nella propria zona. Trascurare GBP significa perdere clienti nelle ricerche locali, mentre ignorare la SEO classica può limitare la crescita online. La strategia migliore è integrare queste due azioni per ottenere visibilità completa.
Gli errori da non fare con la propria scheda Google…
Il primo e più diffuso errore è non rivendicare la scheda, lasciandola a Google che potrebbe gestirla con informazioni errate o incomplete! Il secondo è non ottimizzarla, ignorando elementi fondamentali come descrizione, immagini e servizi. Il terzo errore, come dicevo, è trascurare le recensioni: non basta raccoglierle, bisogna anche rispondere, perché Google premia le attività che interagiscono con i clienti.
Chi non cura la propria scheda lascia spazio ai competitor: se non si hanno le competenze per gestire Google Business Profile in modo professionale, affidarsi a esperti è la scelta migliore per non perdere opportunità di visibilità e clienti.
Eppure sono in tanti a sottovalutare la propria scheda Google, o sbaglio?
Esatto, ed è proprio qui che sta l’opportunità. Molti la considerano poco più di una scheda informativa, ma in realtà è un potentissimo strumento di marketing, un autentico universo in miniatura ricco di opportunità e funzionalità avanzate. Chi la ignora perde visibilità, chi la ottimizza si prende clienti. Affidarsi a professionisti esperti permette di ottenere risultati concreti prima dei concorrenti.
Con i nuovi sviluppi dell’IA e l’arrivo di Gemini, la scheda Google diventerà ancora più determinante, confermi?
Confermo pienamente. Gemini e l’intelligenza artificiale renderanno Google ancora più selettivo nel mostrare le attività più rilevanti nelle ricerche locali. La scheda Google Business Profile sarà sempre più centrale nel modo in cui Google organizza i risultati.
Chi oggi ottimizza la propria scheda, la aggiorna regolarmente e raccoglie recensioni avrà un vantaggio estremo rispetto a chi la trascura. Essere visibili ora significa sia ottenere risultati immediati, sia assicurarsi una posizione privilegiata nel futuro prossimo.
Per chi volesse attivare il servizio, qual è il primo passo da fare?
È semplicissimo: basta richiedere una consulenza gratuita. Dopo un’analisi preliminare, il nostro team SEO imposterà una strategia su misura, ottimizzando la scheda GBP con tecniche avanzate. In poche settimane, l’azienda potrà vedere i primi miglioramenti e monitorare i risultati in tempo reale.
Molti sottovalutano la scheda Google Business Profile, pochi la sfruttano davvero. Se hai un’attività locale, scopri come ottimizzarla al meglio.