Intervista a Sauro Pellerucci, Presidente di Pagine Sì! S.p.A: “le fiere di settore sono vetrine strategiche per il Made in Italy, espressione della creatività, del talento e della visione sostenibile delle imprese italiane”
Con l’autunno tornano protagoniste le fiere di settore, sono infatti numerosi gli eventi programmati in giro per le principali città in Italia. Incubatori di idee e di progetti, indispensabili vetrine in grado di contribuire tanto al networking tra aziende, quanto all’implementazione di contatti diretti con partner e clienti internazionali, le fiere di settore svolgono da sempre un ruolo strategico nella valorizzazione del Made in Italy. Scopriamo perché sono ancora così importanti grazie al punto di vista di chi aiuta gli imprenditori italiani da tanti anni.
Sauro Pellerucci, presidente di Pagine Sì! S.p.A, la vostra azienda cura la comunicazione di migliaia di imprese italiane dal 1996, diamo quindi per scontato che voi le fiere le conoscete molto bene…
“In Pagine Sì! crediamo da sempre nella forza delle filiere, nella coesione territoriale e nella collaborazione fra imprese. Nel contesto fiera è tangibile la passione che contraddistingue le imprese italiane, la stessa che le rende sempre più “vivaci” e competitive sui mercati globali. Una “vivacità” tipicamente Made in Italy che si esprime attraverso una componente creativa impareggiabile che racconta storie di famiglie, di territori, di capitani d’impresa appassionati e coesi, di collaboratori orgogliosi”
Nell’epoca dell’intelligenza artificiale servono ancora queste occasioni di scambio?
“Le fiere non sono soltanto spazi di incontro per imprenditori, professionisti e visitatori interessati a scoprire novità e tendenze del mercato. Certo sono anche questo, ma nelle fiere di settore le imprese oggi hanno anche l’opportunità di confrontarsi e aggiornarsi su tematiche come innovazione e sostenibilità. Si tratta di temi cruciali”
Lei che è anche Presidente dell’Associazione “Io sono una persona per bene”, crede che oggi le aziende italiane possano ottenere innovazione e sostenibilità?
“Devono e dirò di più, sono sicuro che molte lo vogliano. In questo – come in molti altri ambiti – le imprese italiane manifestano un bisogno comune: quello di ispirarsi ad un modello di economia sostenibile basato su un uso razionale delle risorse naturali che preservi il pianeta e promuova l’equità sociale. Un approccio basato su pratiche aziendali responsabili e relazioni etiche, che considera il benessere delle persone e del pianeta come parte integrante del successo economico.”
Ma gli imprenditori della nostra penisola sapranno diventare più sostenibili? Il cambiamento è sempre difficile da abbracciare…
“In questo caso però il tavolo è ribaltato, perché questo approccio conviene. Non si tratta semplicemente di un buon modello, ma del più vantaggioso possibile. Tutte le imprese che adottano o adotteranno questo modello sono quelle che sapranno portarci nel futuro. Qui si tratta semplicemente di abbracciare un circolo virtuoso.”
Quali i suggerimenti di Sauro Pellerucci per le aziende espositrici? E quali invece per chi prevede di andare ad assistere a una fiera oppure per chi non ci è mai stato?
“Sento di consigliare a tutti di visitare le fiere di settore, per incentivare un tipo di turismo che ricerca il bello nelle tradizioni, nei valori, nella creatività, riconoscendo e apprezzando il buono di chi giornalmente si impegna nel proprio ruolo per migliorare la realtà di tutti. Il successo del Made in Italy a ben vedere è anche frutto del networking e merito delle capacità di fare rete di tante aziende.
Mentre alle imprese oggi al lavoro per il Paese il consiglio che posso dare è di promuoversi anche tramite il digitale (cominciando da qui), perché è un vero e proprio “volano” che ha effetti positivi soprattutto per chi è spesso sul campo, offline.
Infine agli imprenditori e ai loro collaboratori che sono impegnati in giro per l’Italia, mostrando la qualità di ciò che fanno, non posso che fare un augurio: buon lavoro!”