Mauro Sciambi, videomaker di riferimento per decine di aziende: “Il nostro mondo sta cambiando, oggi a risultare decisiva è la tecnologia”
Ci basta accendere la televisione, aprire il portatile o controllare lo smartphone per renderci conto che siamo invasi da video. Netflix, Instagram e TikTok hanno cambiato le regole del gioco. Il mercato multimediale delle immagini, un tempo chiuso e disciplinato, è ormai una giungla in cui pochi addetti ai lavori riescono a muoversi con destrezza. Il loro punto di vista è decisivo per capire il presente e il futuro di un asset di cui ogni attività economica sembra non possa fare a meno. Ecco allora l’intervista a Mauro Sciambi, professionista del settore cinematografico e audiovisivo di Roma con alle spalle 17 anni di esperienza. Sciambi, che ha anche lavorato a produzioni Mediaset e Rai, da tre anni consecutivi viene premiato al “Drone Photo Awards” di Siena ed è, forte di numerosi premi ricevuti da realtà del settore, un punto di riferimento per le riprese di questo tipo.
Mauro Sciambi, quale è stata la scintilla che ti ha portato a intraprendere questa carriera?
Il mio percorso lavorativo nella capitale è nato quasi per caso, alimentato da una passione profonda per il cinema, ereditata da mio padre che lavorava a Cinecittà. Fu proprio lui che mi regalò la prima telecamera, che in breve tempo divenne la mia compagna di divertimento. Questa mia passione si è poi pian piano trasformata in lavoro. Il fatto è che a me, il poter parlare attraverso le immagini, è sempre sembrata una sorta di magia.
Come si diventa videomaker per le aziende e quali sono stati i tuoi primi passaggi lavorativi?
I miei primi lavori sono state piccole produzioni indipendenti, sperimentazioni che mi hanno dato la possibilità di capire come lavorare con una macchina, ma l’esperienza maggiore quella che mi ha veramente formato sono stati i matrimoni. Una vera e propria scuola da non sottovalutare: si lavora in presa diretta deve sempre essere buono il primo ciak. In quegli istanti devi essere in grado di individuare il momento giusto ottimizzando il tipo di ripresa e non hai opportunità di errore. Oltre ai matrimoni ho realizzato spot per piccole imprese su Roma e provincia, in alcuni casi anche gratuitamente pur di farmi conoscere.
Poi però sei passato a realtà più strutturate: da quanto tempo collabori con PagineSi!?
Ho allacciato la mia collaborazione con PagineSi! circa dieci anni fa. L’allora responsabile del settore mi contattò dopo aver visto un mio video sulle Cascate delle Marmore pubblicato su Instagram. Mi chiese del materiale per valutare la mia professionalità, poi ci incontrammo e parlammo a lungo. Da allora la nostra “partnership” è continuata senza interruzioni.
Lavorare con un’azienda così ramificata ti ha dato opportunità diverse?
Diciamo che su Roma ero già conosciuto e apprezzato, sicuramente lavorare con PagineSi! ha ampliato il mio raggio d’azione, con loro i contatti lavorativi sono chiaramente aumentati in tutta la penisola, da nord a sud. Lavorando io nel settore da tanto tempo avevo già avuto l’occasione di operare in altre parti d’Italia, anche con grandi produzioni per canali televisivi di Mediaset o Rai; ma con PagineSi! ho lavorato in contesti diversi che sono comunque stati, oltre che interessanti, anche formativi.
Oggi ci sono “creator” che realizzano esclusivamente video di animali, oppure di cucina o di qualche altra cosa, spesso molto di nicchia. Tu sei specializzato in determinati tipi di video o spazi con facilità in più campi?
Credo che bisogna avere il coraggio di abbracciare le nuove tecnologie, non devono spaventarci. Io per esempio nasco come videomaker e fotografo di tipo più tradizionale, poi circa dieci anni fa con l’avvento dei droni mi sono appassionato alla filmografia fatta con i droni (clicca per un esempio).
L’utilizzo di macchinari diversi offre la possibilità di sperimentare così i miei lavori vanno da quelli più classici, realizzati con camera a terra, a quelli più innovativi con riprese per video in FPV (clicca qui per un esempio). Si tratta di video che realizzo con droni di diversi pesi e dimensioni. Ce ne sono di piccolissimi che possono passare tra le persone -a sfioro- perché muniti di particolari eliche che non sono pericolose; questi possono essere utilizzati anche in ambienti ristretti e al chiuso e vengono guidati grazie a un visore, con le riprese che poi risultano in realtà aumentata. L’effetto finale è davvero particolare e apprezzato, possiamo dire che come genere di video sta spopolando: devo dire che tra i video che realizzo con Pagine Sì! questo è uno dei generi tra i più popolari.
Come ti approcci al lavoro e al cliente? Come ti prepari per un servizio, sia tecnicamente che con le persone che incontrerai?
Cerco sempre di conoscere i miei clienti prima di procedere con le lavorazioni, capire come sono per poi adattarmi alle loro esigenze. Cerco di non essere invadente nelle domande o nel mio modo di lavorare: mi piace invece creare situazioni rilassate e tranquille, senza lasciare spazio a discussioni o malumori, focalizzandomi sul lavoro. A quel punto procedo. Sono solito non limitare i miei campi di azione a quanto deciso. Significa che anche quando è chiaro come verranno fatte le riprese, poi il giorno di lavorazione porto con me tutto il materiale che potrebbe poi risultare necessario: droni, microfoni vari, kit luci…porto tutto, così da potermi adeguare a qualsiasi inconveniente. Con l’esperienza ho imparato che per fare un buon lavoro è essenziale essere ben preparati, ma anche flessibili.
Cosa raccomandi a un’azienda che non ha ancora realizzato video per la propria attività?
Per loro ho tre consigli: primo, scegliete dei buoni professionisti. Io lavoro con Pagine Sì! da tanto tempo e so che sono gente seria, capace, affidabile. Non parlo male di altre realtà, ma posso parlare bene di questa. Secondo consiglio: fatevi aiutare in ogni fase della creazione del video. In questo i consulenti di Pagine Sì! sono grandiosi e semplificano molto la vita di noi videomaker costruendo insieme al cliente e ad altri professionisti lo storytelling, i testi, la pianificazione e in generale tutto il resto. Terzo e ultimo consiglio, cominciate. Il momento per fare un grande video che racconta la tua attività non è dopodomani, è immediatamente. Ormai anche le attività più piccole si raccontano tramite riprese e immagini, non è più una cosa che si possono permettere solo le multinazionali. Trovare il coraggio per cominciare è la parte più difficile, poi arriviamo noi e il resto è tutto in discesa.
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