Negli ultimi mesi, la Cina ha dovuto affrontare una crescente carenza di processori di fascia alta a causa delle restrizioni imposte dagli Stati Uniti sulle esportazioni di chip per l’intelligenza artificiale. In risposta a questa situazione, alcune aziende cinesi hanno iniziato a praticare il riciclaggio dei chip delle schede grafiche Nvidia, smontandoli dai computer da gaming. Tuttavia, questa soluzione, sebbene creativa, è risultata poco efficiente per i calcoli ad alta precisione necessari per l’addestramento di modelli linguistici di grandi dimensioni.
Il Financial Times ha riportato che in una fabbrica cinese, più di 4.000 schede da gioco Nvidia sono state smontate nel mese di dicembre, un aumento significativo rispetto al mese precedente. Questo fenomeno ha interessato principalmente imprese pubbliche e piccoli laboratori di intelligenza artificiale, che non avevano accumulato chip Nvidia prima dell’entrata in vigore delle restrizioni statunitensi sulle esportazioni.
Le restrizioni statunitensi, aggiornate nell’ottobre 2023, mirano a limitare l’accesso della Cina a chip avanzati che potrebbero essere utilizzati per sviluppare tecnologie di intelligenza artificiale e computer sofisticati. Nvidia ha subito una significativa svalutazione in borsa durante l’ultimo trimestre del 2023 e ha reagito alle sanzioni presentando versioni meno potenti delle sue schede, che non rientrano nel divieto di esportazione. Tuttavia, queste nuove varianti sembrano non aver completamente convinto il mercato cinese, che continua a cercare chip di alto livello per le applicazioni legate all’intelligenza artificiale.
Anche Alibaba e Tencent testano chip Nvidia
Anche i principali fornitori di servizi cloud in Cina, come Alibaba e Tencent, hanno iniziato a testare i chip Nvidia introdotti nel novembre 2023 ma hanno già segnalato una riduzione degli ordini per il 2024, poiché preferiscono le versioni più potenti. Il vantaggio in termini di prestazioni dei chip “declassati” di Nvidia rispetto alle alternative cinesi sembra diminuire nel breve termine, rendendo i chip prodotti localmente più attraenti per gli acquirenti.
Nonostante Nvidia detenga attualmente circa l’80% del mercato cinese dei chip AI di fascia alta, questa percentuale potrebbe scendere al 50-60% nei prossimi cinque anni. Altre aziende cinesi come Huawei e Baidu stanno anche cercando di avanzare nel settore dei chip per l’intelligenza artificiale, con piani a lungo termine e progetti ambiziosi. Con la Cina che si adatta alle restrizioni statunitensi, il panorama dei chip AI nel paese asiatico sta subendo una significativa trasformazione.