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Huawei dice addio ad Android: le novità di HarmonyOS Next

HarmonyOS Next

Huawei ha da tempo intrapreso un percorso diverso rispetto ad Android per i suoi smartphone, sviluppando il proprio sistema operativo HarmonyOS. Ora, l’azienda ha lanciato HarmonyOS Next, una nuova versione che rafforza la sua indipendenza dal sistema operativo di Google. Ma cosa cambia esattamente?

 

HarmonyOS Next: il definitivo addio ad Android?

HarmonyOS Next rappresenta un capitolo completamente nuovo per Huawei, sancendo un allontanamento deciso da Android. La prima versione di HarmonyOS era stata lanciata come risposta al ban statunitense che, cinque anni fa, aveva impedito a Huawei di accedere ai servizi di Google. Tuttavia, in quelle prime versioni, Huawei aveva mantenuto il supporto per le app basate su Android.

Con l’arrivo di HarmonyOS Next, questa compatibilità viene del tutto abbandonata. Il nuovo sistema operativo non supporta più le applicazioni Android, segnando una rottura definitiva con la piattaforma di Google.

 

Un ecosistema indipendente e in crescita

HarmonyOS Next si presenta come un’alternativa completamente autonoma sia ad Android che a iOS. Huawei ha già annunciato che più di 10.000 app e servizi sono stati sviluppati appositamente per questo nuovo sistema operativo. Si tratta di contenuti esclusivi disponibili solo per i dispositivi che adotteranno HarmonyOS Next.

Questo cambiamento sarà sicuramente apprezzato in Cina, dove HarmonyOS ha già raggiunto il 17% del mercato mobile. Con il lancio di HarmonyOS Next, Huawei prevede di incrementare ulteriormente questa quota.

 

Dispositivi e disponibilità

L’aggiornamento a HarmonyOS Next è già in fase di distribuzione per alcuni dispositivi chiave come la serie Mate 60, il Mate X5 pieghevole e il tablet MatePad Pro 13.2, almeno per quanto riguarda il mercato cinese.

 

E in Europa?

Non ci sono ancora conferme ufficiali sui piani di Huawei per l’Europa, ma si ipotizza che in futuro potremmo vedere HarmonyOS Next come una valida alternativa ad Android e iOS anche su questo mercato. La mossa di Huawei chiude simbolicamente un ciclo iniziato cinque anni fa, quando l’azienda fu costretta a cercare la propria indipendenza dai servizi Google.

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Redazione
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