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ChatGPT si evolve: ecco la funzione che trasforma l’IA in un assistente di ricerca avanzato

OpenAi

OpenAI punta a rendere l’intelligenza artificiale non solo più efficace, ma un vero e proprio strumento indispensabile per chi cerca informazioni approfondite. Per questo ha appena lanciato Deep Research, una nuova funzionalità di ChatGPT destinata agli abbonati ai piani a pagamento.

Questa innovativa opzione consente al chatbot di operare in modo autonomo, pianificando e seguendo un percorso di ricerca multi-fase per raccogliere i dati necessari. Inoltre, è in grado di adattarsi in tempo reale, tornando sui propri passi e aggiornando le informazioni se necessario.

Come funziona Deep Research?

Il processo di ricerca avanzata si sviluppa in una barra laterale, dove vengono mostrati i passaggi del ragionamento, le fonti consultate e un riepilogo finale con le conclusioni raggiunte.

Per attivarlo, basta cliccare sul pulsante Deep Research situato sotto la finestra di input, accanto all’opzione di ricerca sul Web. Una volta inserita la richiesta, è possibile arricchirla con testo, immagini e file come PDF o fogli di calcolo, fornendo così un contesto più dettagliato.

Dopo aver ricevuto il prompt, ChatGPT potrebbe richiedere ulteriori chiarimenti prima di avviare la ricerca vera e propria. Il processo può richiedere dai 5 ai 30 minuti, come dimostrato da OpenAI in una recente demo. Per il momento, le risposte generate sono solo testuali, ma in futuro verranno integrate anche immagini e grafici.

Quali sono i limiti di questa funzione?

Nonostante le sue potenzialità, Deep Research non è esente da difetti. OpenAI stessa ammette che il sistema potrebbe generare informazioni inesatte o non distinguere fonti affidabili da semplici opinioni reperite sul web.

Tuttavia, nei test condotti sul benchmark Humanity’s Last Exam, Deep Research ha raggiunto un’accuratezza del 26,6% con gli strumenti di navigazione e Python abilitati. Un risultato nettamente superiore al 3,3% di GPT-4o e al 13% del modello o3-mini. In confronto, l’IA emergente DeepSeek-R1 si è fermata al 9,4%.

Chi può accedere a Deep Research?

Attualmente, la funzionalità è disponibile nella sua versione ottimizzata per gli utenti Pro, che pagano un abbonamento di 200 dollari al mese e possono effettuare fino a 100 ricerche mensili.

Gli utenti con i piani Plus, Team e Enterprise hanno accesso a una versione più limitata, mentre OpenAI ha annunciato che in futuro verranno introdotte versioni più accessibili con minori restrizioni.

L’introduzione di Deep Research rappresenta un passo avanti per l’IA generativa, ma resta ancora da capire se sarà davvero in grado di rivoluzionare il modo in cui cerchiamo informazioni. Sarà davvero lo strumento definitivo o solo un’illusione di precisione?

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Redazione
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