Google ha lanciato il suo ultimo trionfo nell’intelligenza artificiale: Gemini 1.5. Questa evoluzione rapida segue da vicino il recente debutto di Gemini 1.0, presentando una serie di modelli avanzati, tra cui Gemini Nano, Pro e Ultra. Il lancio di Gemini 1.5 promette prestazioni significativamente migliorate, soprattutto nella comprensione dei contesti estesi, con la versione Pro che si avvicina ai livelli della precedente Ultra, ma richiedendo meno potenza di calcolo.
Secondo Google, Gemini 1.5 segna una svolta nella comprensione del contesto lungo, consentendo agli utenti di accedere a funzionalità paragonabili a quelle dei piani a pagamento. Questo avanzamento è supportato da una nuova architettura Mixture-of-Experts (MoE), che permette al sistema di attivare esperti specializzati per compiti specifici all’interno di una rete neurale più ampia.
Gemini 1.5: l’analizzatore perfetto di documenti lunghi
Con una finestra di contesto estesa fino a 128.000 token nella versione Pro, Gemini 1.5 offre un terreno fertile per l’analisi di documenti lunghi e conversazioni profonde. Rispetto al predecessore, Gemini 1.5 mostra un miglioramento significativo nelle prestazioni, superando il 28,9% di Gemini 1.0 Pro e il 5,2% di Gemini 1.0 Ultra nelle materie di Matematica, Scienza e Ragionamento.
Inoltre, confrontato con il GPT-4 Turbo, Gemini 1.5 rivela prestazioni mediamente superiori. Google ha dimostrato la potenza del nuovo modello analizzando una trascrizione dettagliata della missione Apollo 11, dimostrando la capacità di eseguire un ragionamento complesso su grandi quantità di dati.
Nonostante i risultati impressionanti, è importante considerare che modelli come Gemini 1.5 possono commettere errori quando affrontano contesti complessi. Il vero test sarà l’utilizzo pratico di questo avanzamento nell’intelligenza artificiale.