In Italia 40 milioni di persone hanno la carta d’identità elettronica, 36.4 hanno attivato lo SPID
Tra le principali innovazioni degli ultimi anni la regolamentazione dell’identità digitale è tra quelle ha più rapidamente coinvolto milioni di persone. Abbiamo imparato a conoscere la carta d’identità elettronica e attivato lo SPID, quel sistema di identità digitale che apre le porte ai servizi online della pubblica amministrazione. Oggi infatti 36,4 milioni di italiani sono quanti hanno attivato lo SPID e rappresentano il 61% della popolazione. Tale numero, pur imponente, ha però rallentato il ritmo della propria crescita: i pochi iscritti del 2023 rendeno quindi l’obiettivo del Pnrr di 42,3 milioni di identità digitali in Italia entro giugno 2026 una meta forse oltre l’orizzonte della realizzabilità. Tra i problemi principali c’è il digital divide, ma i numeri restano incoraggianti.
Il Digital Divide e Difficoltà di attivazione per gli Anziani
I dati sono della School of Management del Politecnico di Milano, che attraverso il suo Osservatorio Digital Identity li ha presentati recentemente: tra gennaio e novembre 2023 la crescita dei nuovi iscritti allo SPID è stata del 9%, solo poco più di un terzo rispetto all’anno precedente. Hanno quindi finora attivato il proprio SPID il 73% dei maggiorenni che, con un miliardo di accessi totali, hanno utilizzato lo strumento un paio di dozzine di volte l’anno di media.
Tuttavia l’app CieID, che dovrebbe essere tra i principali punti di accesso, risulta ancora poco sfruttata, con soli 4 milioni di utenti che la utilizzano per accedere ai servizi online. L’età media del nostro Paese -tra le più alte del mondo- è tra i principali elementi a rallentare questa trasformazione. Questo si traduce in una lentezza strutturale nell’adozione di questi strumenti, tecnicamente detto “digital divide”. Basti pensare che in Italia lo scorso anno meno di un anziano oltre i 75 anni su quattro aveva attivato il proprio Sistema Pubblico di Identità Digitale. Ma del resto lo avevamo visto in questo approfondimento su come le tecnologie possano -e anzi debbano- essere a sostegno di tutte le persone.
Sono infine incoraggianti i dati relativi alla carta d’identità elettronica, oggi in tasca a più di 39,3 milioni di italiani con un incremento del 23% sull’anno precedente. Se quindi la regolamentazione europea -come visto qui- fa la sua parte, anche nella nostra penisola la direzione intrapresa sembra essere quella giusta.