L’effetto “WOW” rappresenta un Eldorado per chi si occupa di Marketing. Vediamo di che si tratta, come riconoscerlo e riprodurlo
Quando si parla di comunicazione aziendale e marketing il lavoro di strategia, organizzazione, produzione dei contenuti, analisi e correzione di una campagna è mastodontico. Una volta fissati gli obiettivi, delineata l’offerta e scelto il contenuto del messaggio, si va alla ricerca dell’elemento capace di fare la differenza, quel particolare aspetto che farà breccia nella testa e nel cuore dei clienti. La chiave unica che permetterà di superare concorrenti ugualmente agguerriti e preparati. Nel marketing questo si chiama “Effetto Wow”. Vediamo un esempio di cosa è e come riconoscere l’effetto “wow”.
Questo fenomeno, nel marketing, si riferisce a una reazione di sorpresa, meraviglia e ammirazione che un consumatore prova di fronte a un prodotto, un servizio o una campagna particolarmente impressionanti o straordinari. L’effetto “wow” è cercato dalle aziende per creare un impatto significativo sul pubblico e generare un’esperienza memorabile.
L’obiettivo è catturare l’attenzione del consumatore in modo tale da superare le aspettative
Ma oltre a catturare l’attenzione, questo effetto serve a creare una connessione emotiva. Centrarlo può portare a una maggiore soddisfazione del cliente, una percezione positiva del marchio e un passaparola favorevole. L’effetto “wow” può essere raggiunto attraverso vari elementi, come design innovativo, funzionalità sorprendenti, servizio clienti eccezionale, esperienze uniche o campagne pubblicitarie straordinarie.
Le aziende cercano di creare scenari o offerte che vadano al di là delle aspettative dei clienti, per sorprenderli e influenzare così la loro percezione dell’intero marchio, favorendo di conseguenza anche la fedeltà nel lungo termine.
Alcuni aspetti importanti che aiutano a capire come riconoscere l’effetto “wow”: deve essere sempre positivo, autentico e allineato ai valori del marchio. Il rischio è altrimenti quello di stimolare una percezione di manipolazione nei confronti del potenziale cliente. Il risultato in questo caso sarebbe egualmente potente, ma di segno opposto. Un messaggio ipocrita o negativamente provocatorio può avere effetti devastanti per la reputazione di brand anche molto autorevoli.
Esempio di Effetto “WOW”: la Panchina (senza seduta) di Nike
L’americana Nike è senza dubbio uno degli esempi più virtuosi rispetto all’effetto “wow”. Con le sue campagne, più ancora che con la qualità dei propri prodotti, la multinazionale dell’Oregon ha saputo negli anni scavalcare la concorrenza ed entrare nell’immaginario di generazioni di consumatori in tutto il mondo. Le sue campagne pubblicitarie sono tra le più riuscite e memorabili nella storia del marketing. Nike è maestra non solo e non tanto perché oggi capace di scritturare gli sportivi più famosi al mondo, ma perché appunto sempre in grado di sorprendere e innovare il proprio messaggio pur restando nel solco della propria visione di società e dello sport. Una società che ha saputo costruire il proprio storytelling, che abbiamo approfondito qui quanto può essere decisivo.
Per questo, al fianco delle milionarie campagne televisive, vivono nell’universo Nike iniziative capaci di rafforzare da diversi canali la stessa percezione. Prendiamo il caso della geniale panchina senza seduta. Un elemento urbano modificato per mandare un messaggio positivo al popolo americano. “Corri, fai sport, non restare seduto”. Un potente messaggio incastonato nel mezzo della città. Tutti ne parlano, lo fotografano, la panchina senza seduta diventa virale… ed eccolo, signori: l’effetto “wow”.