Pare opinione comune che l’Italia sia la patria delle piccole e medie imprese. Non è proprio corretto. Il nostro Paese è invece leader per microimprese, che sono più di 4 milioni, esattamente 4.211.615, stando agli ultimi dati di Confartigianato. Si tratta del 95% delle imprese attive in Italia, un numero enorme che occupa ben 7 milioni e mezzo di persone, ovvero più del 40% della forza lavoro attiva nel settore privato.
Microimprese e Piccole Imprese in Italia, le peculiarità
Si definiscono “micro imprese” le realtà aziendali con meno di 10 dipendenti. Rientrano invece nella categoria “MPI” (micro e piccole imprese) quelle attività fino a 49 dipendenti. Questa seconda categoria comprende quindi quasi 4 milioni e mezzo di aziende, ovvero il 99% delle imprese attive in Italia. I lavoratori nel segmento delle MPI sono più di 10 milioni, ovvero più del 60% degli occupati nel settore privato (escluso quindi il pubblico impiego). Nell’Unione Europea meno del 50% degli occupati nel settore privato è impiegato presso micro e piccole imprese. Per fare poi un paragone con Paesi comparabili al nostro, in Germania questa percentuale scende fino al 41% e in Francia al 38%. Questi dati sono trainati dal manifatturiero e da un tessuto economico, prettamente nostrano, caratterizzato da distretti produttivi e nicchie ad alta specializzazione. In Italia infatti la cooperazione tra aziende piccole e piccolissime ha rallentato i processi di accorpamento e fusione che invece hanno caratterizzato altre economie, permettendo alle piccole realtà locali di resistere ai processi di accentramento e spesso crescere e prosperare.
Le Microimprese e la sfida della Digitalizzazione
Tra le grandi sfide che le microimprese si trovano ad affrontare (in Italia, ma anche all’estero) c’è la cronica difficoltà nell’investire in innovazione, marketing e strumenti digitali. Le piccole dimensioni permettono sì di rispondere con agilità ai cambiamenti in atto, ma sono anche un limite strutturale nel momento in cui è necessario applicare strategie complesse e organiche. La liquidità delle microimprese è infatti fisiologicamente limitata, per cui diventa fondamentale farsi affiancare da consulenti esperti, che garantiscano spese precise e oculate. Eppure nel 2023, come avevamo visto in questo approfondimento, sono in tanti che ancora si chiedono: mi serve una strategia digitale?