La messa al bando di TikTok negli Stati Uniti è durata meno di un giorno, ma ha scatenato un acceso dibattito su sovranità digitale e sicurezza nazionale. Il presidente eletto Donald Trump si è detto pronto a intervenire, proponendo una soluzione che prevede il trasferimento del 50% delle attività statunitensi di TikTok sotto controllo americano.
Un ban breve ma Intenso: cosa è successo?
Nella giornata di lunedì 20 gennaio, il blocco dell’app ha lasciato 170 milioni di utenti americani senza accesso. Gli store digitali di Apple e Google avevano rimosso l’applicazione, mentre gli utenti leggevano un messaggio chiaro sullo schermo: “TikTok non è disponibile in questo momento. Una legge per il bando è entrata in vigore negli Stati Uniti. Fortunatamente il presidente Trump ha indicato che lavorerà con noi a una soluzione per ripristinarla appena sarà insediato”.
L’intervento decisivo di Trump
In risposta al caos generato, Trump ha pubblicato un messaggio diretto sul suo social network Truth, promettendo di “salvare TikTok” e di garantire che l’app rimanga operativa negli Stati Uniti. Tra le misure anticipate:
- Un ordine esecutivo per posticipare il divieto di 90 giorni.
- L’intenzione di creare una joint venture che garantisca agli Stati Uniti il 50% di proprietà delle operazioni americane di TikTok.
L’annuncio ha avuto effetto immediato. Nella stessa serata, TikTok è stato ripristinato, con un comunicato che esprimeva gratitudine al presidente Trump per la chiarezza fornita e la volontà di collaborare a una soluzione a lungo termine.
Uno sguardo alle norme e agli obiettivi
La vicenda si colloca all’interno di un quadro legislativo complesso. La legge Protecting Americans from Foreign Adversary Controlled Applications Act, firmata da Joe Biden e confermata dalla Corte Suprema, impone a ByteDance – società madre di TikTok – di vendere le operazioni americane a un’entità non cinese.
Trump, che in passato aveva criticato duramente l’app, ora sembra voler sfruttare la situazione per rafforzare il controllo statunitense sul social, riconoscendone al contempo il potenziale economico e politico.
Le prospettive future
TikTok si trova a un bivio: continuare le sue operazioni negli Stati Uniti richiederà compromessi significativi e una ridefinizione della sua governance. L’approccio di Trump, orientato a creare partnership strategiche tra investitori americani e la società madre cinese, potrebbe rappresentare un modello per altre piattaforme tech con legami internazionali. La domanda che resta è: Trump riuscirà davvero a trasformare TikTok in un’opportunità strategica per gli Stati Uniti o sarà solo l’ennesimo capitolo di una lunga saga digitale?