Zoom Meetings è diventato un fenomeno globale durante la pandemia di COVID-19, quando milioni di persone, costrette a casa, hanno trovato in questa piattaforma un modo per restare in contatto con amici, familiari e colleghi.
Il nome originario dell’azienda, “Zoom Video Communications, Inc.”, rifletteva chiaramente il focus sulle videochiamate. Tuttavia, oggi l’azienda ha deciso di aggiornare la propria identità, abbandonando la parola “video“ e trasformandosi in “Zoom Communications, Inc.”.
L’azienda oggi è soprattutto Ai
Ma qual è il motivo di questa scelta? Secondo l’azienda, Zoom è ormai molto più di una semplice app per videoconferenze: si tratta di una realtà “AI-first”, ovvero orientata prioritariamente all’intelligenza artificiale, impegnata nello sviluppo di soluzioni innovative per supportare il lavoro ibrido e semplificare la comunicazione.
Un cambiamento che appare in linea con il percorso intrapreso finora dall’azienda, ma che segna anche una chiara volontà di posizionarsi come leader nel campo dell’intelligenza artificiale. In un panorama tecnologico sempre più competitivo e popolato, è evidente che Zoom intenda sfruttare appieno le potenzialità dell’AI per distinguersi e anticipare le esigenze del mercato.
Come questo cambio di rotta si tradurrà in nuovi prodotti e servizi è ancora da vedere, ma una cosa è certa: Zoom continua a essere un punto di riferimento per molti utenti, anche in un’era post-pandemia in cui il lavoro ibrido è diventato la norma. Tuttavia, la concorrenza, mai ferma, rappresenta una sfida costante.
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