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Paradosso Influencer: son pagati meno, ma il Mercato Cresce

il mercato degli influencer italiani più pagati meno

Perché le aziende iniziano a preferire la qualità dei micro-influencer rispetto alla quantità di follower? E chi sono gli influencer italiani più pagati e ricercati?

L’ultimo rapporto annuale sui compensi degli influencer in Italia, pubblicato da DeRev, mostra un panorama in evoluzione. La creator economy sta guadagnando terreno sulla influencer economy, con un’enfasi crescente sulla qualità e l’autenticità piuttosto che sul mero numero di follower. Chi si aspettava un calo del mercato dovuto magari a un qualche “effetto Ferragni” deve però ricredersi: in un anno il settore è cresciuto del 13%.

 

La crescita dei micro influencer segna l’Evoluzione del Mercato

Nel 2024 le aziende hanno preferito investire nei piccoli creator rispetto ai grandi nomi, distribuendo il budget dell’influencer marketing tra più collaboratori e riducendo gli investimenti in singoli individui molto noti. Roberto Esposito, amministratore delegato di DeRev, spiega che i piccoli creator sono in grado di offrire un target più specifico e un livello superiore di fiducia dalla propria community, traducendosi in un’autorità fondata sulla qualità dei contenuti piuttosto che sulla notorietà. Inoltre un numero più basso di follower riduce il rischio di crisi reputazionali e favorisce collaborazioni a lungo termine (invece che una tantum).

 

Dati sulle piattaforme: trend e cambiamenti

Gli investimenti dei brand si sono concentrati principalmente su Instagram, TikTok, YouTube e LinkedIn, mentre Facebook continua a perdere terreno. In particolare:

  • Facebook: Compensi in calo del 47,4% in media
  • TikTok: Riduzioni del 19% complessivo, dovute principalmente alla diminuzione dei pagamenti alle celebrity (-67,7%) e ai mega influencer (-40%)
  • YouTube: Calo del 21%, con una contrazione significativa per i mid-tier (-26,5%) e i macro influencer (-33,5%)
  • Instagram: Aumento medio dei compensi del 3,65%, con crescita significativa per macro (+16,5%), mid-tier (+23%), micro (+17,5%) e nano influencer (+12,5%)

Nonostante il calo generale dei compensi, come già visto l’influencer marketing in Italia è cresciuto del 13%, raggiungendo i 348 milioni di euro, con previsioni di un ulteriore aumento dell’8% nel 2024, per un totale di 375 milioni di euro.

 

Compensi per piattaforma: i numeri

  • Facebook: Diminuzione continua, con 50.000 follower che garantiscono circa 50 euro e compensi per utenti con più di tre milioni di follower che scendono a 2.500 euro
  • Instagram: Incremento per i nano influencer (+50 euro per post), micro (+17,5%), mid-tier (+23%) e macro (+16,5%)
  • TikTok: Guadagni invariati per nano influencer, leggera crescita per micro e mid-tier, calo per macro, mega e celebrity
  • YouTube: I compensi più alti rimangono su questa piattaforma nonostante un leggero calo, con le celebrity internazionali che arrivano a guadagnare anche più di 25.000 euro a video

 

LinkedIn emerge come una piattaforma in forte crescita, grazie ai nuovi strumenti introdotti per facilitare la collaborazione tra brand e creator, in particolare opinion leader, imprenditori e manager di successo.

In sintesi, il panorama dell’influencer marketing sta cambiando, con una crescente preferenza per creator di nicchia che offrono autenticità e un rapporto di fiducia con la propria audience.

 

Gli influencer italiani più pagati

Gli influencer continuano quindi a guadagnare tanto e lo faranno anche nel 2024, pur subendo ora la forte concorrenza dei creator. Ma chi sono i più ricchi in Italia? Iniziamo con il dire che secondo lo studio un post di Khabi Lame “vale” 300 mila euro. Nonostante le questioni in cui è rimasta coinvolta, nel nostro Paese a seguire c’è sempre Chiara Ferragni: un suo post secondo l’analisi muove ancora 95 mila euro.

Analizzando in particolare Instagram, in Italia si va da 100 a 300 mila euro. Khabi Lame è ancora più seguito su TikTok, dove dunque guadagna un’altra grossa cifra; a seguire troviamo Chiara Ferragni, dunque Gianluca Vacchi (69 mila euro), Mariano Di Vaio (20 mila), Giulia De Lellis (16 mila),

Del resto a tirare maggiormente è il settore Fashion – Beauty, seguito dal Gaming e quindi da Travel & Lifestyle e Sport.

Per quanto riguarda invece nano influencer, micro e mid-tier, essi vengono così classificati a seconda della piattaforma e del numero di seguaci. La platea più vasta è ovviamente quella dei nano-influencer, che su Facebook hanno tra i 10 mila e 50 mila follower con post che vanno da 0 a 150 euro; su Instagram e TikTok, invece, sono così considerati coloro che hanno tra i 5 mila e i 10 mila follower per dei guadagni che possono andare da 100 a 250 euro per post; su YouTube, il nano influencer ha tra i 3 mila e i 10 mila seguaci sul suo canale e i guadagni oscillano tra 500 e 1.500 euro.

Dal lato opposto le celebrità: chi ha più di 3 milioni di follower su Facebook viene considerata una celebrity (macro influencer) e guadagna fino a 5 mila euro a post; oltre 5 milioni di follower su Instagram significano invece più di 20 mila euro per contenuto, mentre su TikTok poco meno. Avere più di un milione di follower sul proprio canale YouTube frutta infine tra i 30 e gli 80 mila euro.

Nel mezzo ci sono i micro influencer, che sono invece seguiti da un minimo di 10 e un massimo di 100 mila follower e il mid-tier, personaggi già molto famosi con un pubblico che va dai 50 mila ai 500 mila follower.

 

“La caduta degli dei” e l’opportunità per le realtà che cominciano a comunicare

Con l’inclinazione della fiducia nei grandi “vip” e nelle personalità di grido, sembrano liberarsi spazi importanti e anzi si “liberano le praterie” per chiunque voglia cominciare una comunicazione di successo. Questa ricerca di autenticità da parte del pubblico infatti crea enormi opportunità per chiunque parta da zero: ancor più di prima oggi basta infatti realizzare dei video professionali (e ti basta cliccare qui per trovare chi ti aiuterà) e condiverli in modo efficace.

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