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Bonus Pubblicità 2023: la guida dettagliata per i meno esperti

Ecco cosa devi sapere su una delle agevolazioni più interessanti per le imprese

Come fare richiesta per il Bonus Pubblicità 2023… fermi tutti, qualcuno ha detto bonus? Tutti pazzi per i bonus. C’è il bonus casa, il bonus bebé, il bonus carburante, persino il bonus psicologico… mai come in questi ultimi anni si è fatto uso (e spesso abuso) della parola bonus.

Bonus è una parola che, di per sé, suscita sempre in tutti un certo fascino. Richiama subito l’idea di un premio, di uno sconto, di un incentivo. Oggi in particolare, il termine bonus assume inevitabilmente il significato di contributi e agevolazioni provenienti dalle casse pubbliche. E questo, inutile dirlo, attira ancora di più l’attenzione.

Qui parleremo di un particolare tipo di bonus, di cui si sente parlare parecchio ma che per molti rappresenta ancora un oggetto misterioso e intricato, da guardare quasi con una sorta di timore reverenziale: il bonus pubblicità per le imprese. 

In cosa consiste il bonus pubblicità? Come viene elargito? Chi ha diritto ad accedervi? È valido per tutti i tipi di pubblicità? Cosa bisogna fare per ottenerlo? Cercheremo di rispondere in maniera semplice a tutte queste domande, tenendo conto che a partire da questo 2023 la normativa è piuttosto cambiata. Ma andiamo con ordine.

 

Il Bonus Pubblicità vale solo per alcuni tipi di pubblicità

Proprio così. Il bonus pubblicità, nonostante il nome, non si applica su tutti i tipi di pubblicità. Il modo più appropriato di chiamarlo dovrebbe in effetti essere credito d’imposta sugli investimenti pubblicitari incrementali effettuati su organi di stampa accreditati, anche online.

Il bonus pubblicità è infatti una misura che non è stata pensata solo per agevolare le imprese che fanno pubblicità, ma anche per sostenere i giornali e l’industria dell’informazione in Italia. Quindi, per il calcolo del bonus sono ammesse solo le spese per l’acquisto di spazi pubblicitari su giornali, riviste e magazine. Per fortuna, la norma tiene conto dell’epoca digitale in cui oggi viviamo, per cui sono ammessi anche i siti di informazione online, con il requisito obbligatorio di essere testate giornalistiche registrate in Tribunale, con un direttore responsabile designato.

Quindi tutti gli altri tipi di pubblicità che farai (sponsorizzazioni sui Social e su Google, cartellonistica, volantini, pubblicità al cinema ecc.) non potranno essere presi in considerazione per il bonus pubblicità. In sostanza, il bonus pubblicità è una misura per incentivare gli imprenditori a investire sui media, rendendo alcuni canali pubblicitari più economicamente vantaggiosi rispetto ad altri.

 

A quanto ammonta il Bonus Pubblicità 2023?

Per capire meglio che cosa si intende con bonus pubblicità, è importante chiarire subito che, a differenza di altri incentivi statali, non si tratta di una cifra in denaro che lo Stato ti elargisce. Si tratta piuttosto di una cifra in denaro che tu, beneficiario, eviti di elargire allo Stato. Il bonus pubblicitario è infatti un credito di imposta, un’agevolazione fiscale che puoi ottenere in compensazione sul Modello F24. 

La formula del credito di imposta è sicuramente un punto a favore del bonus pubblicità. Col bonus pubblicità non dovrai restare in attesa di bonifici di sorta, col consueto timore di “tempi biblici”, ma hai una data più che precisa in cui sai che beneficerai dell’agevolazione economica.

Devi però tenere conto di un fattore molto importante: per il bonus pubblicità 2023, il requisito richiesto è che vi sia stato un incremento minimo del 1% rispetto alle spese pubblicitarie sostenute l’anno scorso. Se c’è questo requisito, il bonus ti permette di detrarre una cifra pari al 75% del valore incrementale.

Cosa vuol dire “valore incrementale”? Significa che vengono comparate le spese pubblicitarie sostenute nell’anno di riferimento (2023) con quelle dell’anno scorso (2022), applicando poi il 75% alla loro differenza: questa è la cifra che ti viene scalata dalle tasse. 

Il bonus non può purtroppo essere richiesto se gli investimenti pubblicitari dell’anno scorso sono stati pari a zero, ma possono essere presi in considerazione gli investimenti dell’anno scorso anche se a loro tempo non hai fatto domanda per ottenere il bonus pubblicità.

 

Bonus Pubblicità 2023

 

Cosa bisogna fare per ottenere il Bonus Pubblicità 2023

Al bonus pubblicità possono accedere: imprese, lavoratori autonomi ed enti non commerciali. Se si hanno tutti i requisiti, per richiedere e ottenere il bonus è necessario procedere in due fasi. Nella prima fase si invia, attraverso i canali telematici dell’Agenzia delle Entrate, la “comunicazione per l’accesso al credito di imposta”, che è una sorta di prenotazione delle risorse. In questa prima fase tu prenoti la cifra che pensi di spendere quest’anno, che dovrai poi confermare nella seconda fase. 

Per prenotare il bonus sugli investimenti pubblicitari che intendi fare nel 2023, la finestra di tempo che hai a disposizione va dal 1° al 31 marzo 2023. 

Fai veramente molta attenzione a queste date! Per riuscire a ottenere il bonus 2023 è assolutamente indispensabile fare la prenotazione entro il 31 marzo, per cui… non c’è decisamente tempo da perdere.

La seconda fase, che va dal 1° al 31 gennaio 2024, è quella in cui dovrai inviare all’Agenzia delle Entrate la “dichiarazione sostitutiva relativa agli investimenti effettuati”, ossia dichiarare quanto hai effettivamente speso. Anche se dovessi avere speso una cifra inferiore a quella prenotata, se i requisiti di incremento sono stati comunque rispettati, avrai finalmente diritto al bonus. Se però avrai speso di più rispetto alla somma prenotata, non potrai recuperare nulla sulla spesa in eccesso, per cui meglio pianificare i tuoi investimenti con attenzione fin da subito.

 

Tutto chiaro, ma adesso… su quali giornali o testate online mi conviene di più investire?

Ora che hai scoperto che investire in pubblicità su magazine e testate giornalistiche (anche online) ti conviene economicamente, ecco che si affaccia il dubbio amletico: quali sono i media più adatti per pubblicizzare l’impresa?

Probabilmente, la prima cosa a cui stai pensando è il tuo giornale preferito, o uno di quelli che leggi di più. Sicuramente questa può essere una scelta, ma tieni sempre in considerazione che si tratta di un’azione di cui deve beneficiare soprattutto la tua impresa. Al di là delle tue preferenze personali, gli organi di stampa più remunerativi sono generalmente le testate che vengono lette di più, nel tuo territorio di riferimento, e da un target di tuoi potenziali clienti.

Quindi, bene tenere in considerazione il “giornale del tuo cuore”, ma non perdere nemmeno di vista i media con i contenuti più popolari. Questi media possono infatti darti la garanzia di mostrare il tuo marchio al numero più alto possibile di lettori in target per la tua azienda. Se sei ancora indeciso e vuoi andare sul sicuro, in Italia i portali giornalistici a tema calcistico sono senza dubbio una delle scelte più solide per la pubblicità di quasi ogni settore.

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