“Imperfetti Cercasi” ecco come gli animali vedono oltre le nostre imperfezioni nella nuova campagna di adozioni ENPA
Emerge con forza la bella campagna di ENPA, lanciata proprio in questi giorni e realizzata dall’agenzia milanese TBWA, che incentiva le adozioni reali dei tanti animali accuditi dai volontari dell’Ente. Il titolo della campagna è “Imperfetti Cercasi” e il cuore del suo messaggio è: “Sei sei imperfetto, per loro è perfetto”.
Questa frase, semplice ma potente, racconta una verità che va molto oltre il gioco di parole: gli animali ci amano per quello che siamo, e ciò che può essere visto come un difetto agli occhi degli altri, per loro diventa un tratto affascinante. La campagna adotta un tono allegro e spensierato per illustrare come gli animali percepiscono le nostre imperfezioni, regalandoci immagini che ci strappano irresistibilmente il sorriso: gatti contenti del disordine del loro proprietario, cani estasiati dal padrone che non sparecchia mai la tavola, e così via.
Spesso trascuriamo gli insegnamenti che gli animali possono offrirci. La nostra natura umana ci induce a considerarci sempre superiori agli animali, più evoluti, dominatori del loro destino. A volte ci comportiamo come se non notassimo, ad esempio, che quando un animale di razza e un trovatello senza una zampa si incontrano, per loro non c’è alcuna distinzione. Si trattano come uguali sotto ogni aspetto, comunicano nella stessa maniera, provano amore e dolore allo stesso modo.
Tra gli esseri umani, un fenomeno del genere è cosa quasi inesistente. Certo, loro sono creature differenti da noi. Ma è veramente così? Oppure, sotto certi punti di vista, gli animali potrebbero essere considerati molto più “umani” di noi?
L’abbraccio degli animali alla nostra umanità
Il noto filosofo francese, René Descartes alias Cartesio, peraltro importante e apprezzabilissimo sotto altri fronti, una volta ebbe a scrivere che gli animali non possiedono una mente razionale, e dunque sarebbero incapaci di provare sentimenti o sofferenza, considerandoli come automi o macchine biologiche. Questo ci fa capire soltanto che il povero Cartesio è vissuto senza mai avere la straordinaria opportunità di sperimentare l’amore e lo smisurato affetto di un animale.
Gli animali possiedono una sviluppatissima vita emotiva che li rende capaci di provare emozioni complesse del tutto equivalenti, come intensità e varietà, a quelle degli esseri umani. Questo perché i sentimenti sono un retaggio antico, nato e sviluppatosi pienamente molto tempo prima di qualsiasi “mente razionale”. Se rinnegassimo questo, caro Cartesio, a ridurci come “macchine biologiche” saremmo solamente noi, non certo gli animali.
Gli animali provano allegria, terrore, adorazione, sconforto, devozione, dolore, gioia, e tutto il caleidoscopio di sentimenti che conosciamo bene anche noi. Anzi, lo fanno in maniera ancora più sensibile di noi, perché il loro sentire è tutto senza filtri, senza calcoli, senza secondi fini, ma soltanto piena e matura espressione del loro essere animali. Per questo l’amore che ci danno è realmente puro, e non si cura nemmeno per un secondo di ciò che ci può fare sentire “imperfetti”, sbagliati o inadeguati.
Maltrattamenti e abbandoni di animali, un’emergenza strisciante
In Italia, come in molti altri paesi, il maltrattamento, l’abbandono e l’abuso di animali sono una grave piaga che è ancora troppo lontana dall’essere estirpata. Nonostante la presenza di leggi che si sono rafforzate nel tempo, fenomeni come abusi fisici, mancanza di cure adeguate, condizioni di vita orribili, torture, uccisioni, oltre all’abbandono nei periodi di vacanza, sono ancora orrori che presentano numeri inaccettabili.
Riguardo i maltrattamenti, i Carabinieri del Cufa hanno effettuato quasi 10.000 controlli tra il 2022 e il 2023, risultando in un migliaio di denunce e centinaia di sequestri e sanzioni. Solo la punta dell’iceberg: le violenze non denunciate sono enormemente di più.
La disgustosa pratica dell’abbandono non fa meno danni: i dati recenti parlano di circa 50.000 cani e oltre 80.000 gatti abbandonati in Italia ogni anno. Questo ovviamente aggrava il fenomeno del randagismo, per il quale si stima una popolazione di almeno 600.000 animali randagi, con ricadute a volte anche molto serie per la società civile. Nei primi sei mesi del 2023 sono state denunciate 242 persone per abbandono di animali, un reato punito in Italia in alcuni casi anche con l’arresto. Anche in questo caso, solo una frazione dei colpevoli è stata intercettata e punita.
Quando un animale subisce maltrattamenti o viene abbandonato, ciò rappresenta non solo un crimine, sanzionato in Italia dagli articoli 544-ter e 727 del codice penale, e nemmeno soltanto si commette un atto moralmente mostruoso, che infligge sofferenza ingiustificata a un essere indifeso, innocente e pienamente consapevole; si tratta di una duplice perdita per il Bene Comune: quella della vita dell’animale, e la mancata opportunità per una persona di ricevere l’amore e il conforto unici che l’animale avrebbe sicuramente potuto offrire.
Apri la tua casa e il tuo cuore, la nuova campagna ENPA per le adozioni degli amici pelosi
Le organizzazioni di soccorso come L’ENPA (Ente Nazionale Protezione Animali) svolgono un ruolo assolutamente cruciale: grazie a una fitta rete di volontari e di rifugi per gli animali, solo nel 2020 le sedi territoriali dell’ENPA hanno accudito direttamente 62.644 animali, sia domestici che non, ne hanno soccorsi 25.857 e dato in adozione complessivamente 31.685. Se si considerano anche gli animali che non sono entrati direttamente nelle strutture dell’ENPA ma sono stati accuditi in altre strutture o per strada, il numero complessivo degli animali aiutati dai volontari raggiunge circa 75.084.
Ma questo ancora non basta. A causa della frequenza degli abbandoni anche i rifugi per gli animali affrontano spesso problemi di sovraffollamento a volte drammatico, mettendo ancora più pressione sugli Enti, che hanno risorse limitate per prendersi cura degli animali.
Per questo è fondamentale insistere sull’aspetto dell’educazione e sensibilizzazione, sia per accrescere il senso di responsabilità per la cura degli animali, sia per incentivare l’adozione, uno dei più bei regali che ti puoi fare in tutta la tua vita.
Adottare un animale abbandonato è un gesto di straordinario altruismo, perché significa dare una seconda possibilità a un essere che ha vissuto in difficoltà, fornendogli una vita felice e amata. E, come tutti i gesti concreti che si fanno per il bene dell’Altro, è un bene che ti ritorna sempre con gli interessi. Lui (o lei) arricchirà notevolmente la tua vita, ti amerà per quello che sei, ti offrirà compagnia, gratitudine, allegria anche nei momenti più difficili, una infinita risorsa di emozioni che non vorrai lasciare mai e poi mai. Feel Important.
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