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Rivitalizzare i Centri Urbani: l’impegno per salvare il Commercio Locale

commercio locale in italia

Le nostre città hanno sempre meno negozi, ma il commercio locale è una ricchezza insostituibile. Cosa possiamo fare tutti noi per riuscire a preservare il futuro delle attività locali in Italia?

Immagineresti il centro della tua città con le serrande sempre chiuse, sapendo che non riapriranno più? Questo triste scenario potrebbe non essere così impensabile, e neppure troppo lontano nel tempo.

Quest’ultima indagine di Confcommercio fotografa uno scenario tutt’altro che roseo: nel 2023 in Italia hanno chiuso 31.000 negozi; dal 2019 al 2023 risultano spariti oltre 111mila negozi dai nostri centri, dalle nostre piazze, dalle nostre vie cittadine. Non meno impietosi i dati di Confesercenti: in Italia i negozi spariscono al ritmo di due ogni ora, complice anche il calo delle nuove aperture.

È la desertificazione delle realtà commerciali locali, una tendenza non solo italiana ma che da noi ha conseguenze particolarmente serie, data l’importanza storica del “commerciante di vicinato” nel tessuto economico e sociale italiano. Considerare questo fenomeno come un problema dei soli negozianti, pensando di poter supplire facilmente acquistando i nostri beni di consumo solo presso i grandi centri commerciali oppure online dai grandi marketplace, sarebbe un errore che ci potrebbe costare molto caro. La definitiva estinzione dei negozi di quartiere dalle nostre città rappresenterebbe una perdita incalcolabile per l’economia, la società e la cultura italiane, un vuoto che, in diversa misura, si farebbe sentire su ognuno di noi.

 

Il Cuore Pulsante dell’Italia: l’imprescindibile ruolo delle PMI e del commercio locale

I benefici offerti dalle imprese locali, direttamente o indirettamente, alla nostra esistenza quotidiana sono così ampi e variegati che il solo elencarli rappresenta una sfida.

In primo luogo c’è il valore economico: con un contributo di almeno il 40% del PIL le piccole imprese, i negozi al dettaglio e, in termini più larghi, le PMI costituiscono letteralmente la spina dorsale della nostra economia; offrono opportunità economiche in aree meno sviluppate, contribuendo a ridurre le disparità regionali e dando così un fondamentale contributo all’inclusione economica; favoriscono l’economia circolare e le filiere corte, sostenendo i produttori locali e riducendo l’impatto ambientale legato al trasporto di merci; non da ultimo, sono tra i principali e più numerosi datori di lavoro.

Tuttavia l’importanza delle piccole attività commerciali va persino oltre gli aspetti meramente economici e occupazionali. Queste realtà sono essenziali per la coesione sociale, fungendo da punti di aggregazione per la comunità; hanno un ruolo di primo piano nel mantenere vive le aree urbane e rurali, contrastando lo spopolamento; proteggono e promuovono l’identità culturale delle diverse regioni italiane, preservando la storia e le tradizioni tipiche in un contesto in cui turismo ed eccellenza italiana sono le risorse che più ci distinguono al mondo.

Altro aspetto non trascurabile è quello legato alla sicurezza, perché tradizionalmente la figura del commerciante locale svolge anche un ruolo di vigilanza sociale. Non è un caso che le strade urbane meno animate da attività commerciali siano spesso anche quelle più problematiche e meno sicure.

 

Le Ragioni di una Crisi, tra vecchi problemi e nuovi attori che entrano in gioco

Eppure questo tesoro nazionale perde ogni giorno pezzi, ed è chiaro che il tracollo di una filiera di queste proporzioni genererebbe una crisi diffusa, con conseguenze difficili da prevedere ma sicuramente non felici per la nostra economia. Ma come si è arrivati a tutto questo?

La crisi delle attività locali in Italia ha radici lontane, tuttavia i negozianti si trovano oggi a dover fronteggiare sfide ancora più difficili che in passato. Alla concorrenza sempre agguerrita da parte dei grandi centri commerciali si è aggiunta la concorrenza forse ancora più impari dei marketplace online (Amazon, Ebay…) che porta spesso a una competizione insostenibile sul fronte dei prezzi. Le spine nel fianco di più vecchia data come l’alta pressione fiscale e l’inflazione, che spingono al contempo sull’innalzamento del costo delle locazioni e alla diminuzione del potere di acquisto dei cittadini, sono d’altro canto un disincentivo sempre più grande all’apertura di nuove attività.

Infine, la pandemia del COVID-19 ha creato uno spartiacque decisivo. Oltre ai gravi danni nell’economia locale, costringendo i commercianti a lunghi periodi di chiusura e ulteriori investimenti per adottare specifiche misure di sicurezza, la pandemia ha accelerato esponenzialmente la transizione all’eCommerce, portandoci avanti di molti anni rispetto a un cambiamento nelle abitudini dei consumatori che era comunque già in atto. Questo grava ulteriormente sui commercianti che si affidano principalmente alla clientela fisica e non si sono ancora strutturalmente adeguati alle nuove tecnologie.

Ma quali strategie possono adottare i commercianti per superare tutte queste sfide, e quali azioni possiamo intraprendere noi cittadini per contribuire alla rinascita dei nostri centri urbani?

 

Tra Sfide e Speranze, Il futuro delle Attività Locali in Italia

Per superare efficacemente le sfide odierne, è fondamentale che i commercianti evitino di emulare i grandi centri commerciali o i marketplace online. Il segreto sta nella trasformazione: mantenere il loro punto di forza, ovvero la capacità di dialogare direttamente con i clienti, e al contempo farsi aiutare per integrare strategie che li inseriscano nel mondo dell’eCommerce e li connettano attraverso i nuovi canali di comunicazione digitale.

La prima risorsa a loro disposizione è la Sostenibilità Ambientale, che si adotta con pratiche che riducono l’impatto ambientale dell’attività come l’utilizzo di materiali riciclati o riciclabili per il packaging, la riduzione degli sprechi attraverso una migliore gestione dell’inventario, l’impiego di fonti di energia rinnovabile, e soprattutto dando la priorità alla vendita dei prodotti locali a Chilometro Zero, che riducono le emissioni legate al trasporto e supportano l’economia locale. Tutto questo non solo migliora la qualità e freschezza dei prodotti offerti, ma consente l’ottenimento di certificazioni ambientali che attestano l’impegno del negozio in termini di sostenibilità. Ciò viene incontro anche a un pubblico sempre più sensibile a queste tematiche e che tende a premiare chi agisce in modo meritorio dal punto di vista etico.

La seconda risorsa è la Responsabilità Sociale: collaborare con altre imprese locali, sponsorizzare eventi comunitari o partecipare a iniziative di beneficenza rafforza il ruolo sociale del commerciante nella comunità e gli consente di costruire una rete di supporto reciproco. Importante è anche l’attività di sensibilizzazione dei consumatori attraverso la comunicazione: sfruttare gli eventi dal vivo e i canali digitali per informare i clienti sui vantaggi dei prodotti sostenibili e sulle pratiche responsabili adottate dal negozio è una valida strategia per stimolarli a fare scelte di consumo più consapevoli.

La terza risorsa è l’Innovazione: le tecnologie digitali aprono un infinito ventaglio di possibilità per offrire servizi su misura come consulenze personalizzate, pacchetti regalo unici, esperienze di acquisto esclusive e la possibilità di comprare anche a distanza, assicurando che il cliente possa sempre sentirsi vicino al suo negozio preferito.

 

Sempre meno negozi? Fare la Cosa Giusta è una Scelta Local

Ovviamente i commercianti italiani ce la mettono tutta, come storicamente hanno sempre dimostrato di saper fare. Ma per non trovarci un domani a vedere le nostre strade e i nostri centri cittadini uniformati e spogli, molto dipende anche dalle scelte responsabili di ogni consumatore.

Acquistare da commercianti locali che adottano un approccio etico e ambientale, che offrono prodotti di qualità e provenienti da filiere locali, è una scelta di vita che paga. Comprare prodotti più freschi e di maggiore qualità ci consente di imparare a riflettere sul valore di ciò che compriamo, non più solo sul prezzo a cui lo paghiamo: una decisione che porta grandi soddisfazioni per la nostra salute personale e la consapevolezza di avere contribuito al benessere generale.

L’interazione diretta con i commercianti arricchisce la nostra esperienza di acquisto, offrendoci una connessione personale e un servizio su misura che difficilmente potremo mai trovare nelle grandi catene o negli acquisti su Amazon. Inoltre, premiare le attività che si impegnano per un’impronta etica e ambientale è una vera scelta di responsabilità sociale, che incoraggia anche gli altri a seguire questa strada; ci ricorda che siamo sempre noi gli attori protagonisti per un futuro più sostenibile.

Feel Important.

 

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