Benvenuti su Sì! Magazine - il blog di pagine sì!

La Storia di Netflix e la sua Brand Strategy: un viaggio nel mondo dell’Intrattenimento Digitale

storia di netflix

Le piattaforme di streaming hanno ormai rivoluzionato il modo con cui consumiamo i contenuti video. Tra i primi ad aver contribuito a questo cambiamento c’è sicuramente Netflix, un’azienda diventata un vero e proprio gigante in grado di ridefinire il concetto di intrattenimento a domicilio. Netflix ha saputo infatti conquistare il cuore di milioni di utenti in tutto il mondo. In questo articolo ripercorriamo la storia di Netflix, analizzando alcuni punti chiave della Brand Strategy Netflix (leggi qui la nostra guida introduttiva): caratteristiche e significato del logo, utilizzo dei colori e dei suoni, strategie social e di advertising. Al centro di questa strategia di marca troveremo sempre l’attenzione alla customer experience, particolare che ha reso Netflix una potenza nel panorama dell’intrattenimento digitale.

 

La Storia di Netflix: dal noleggio DVD allo streaming globale 

Fondata in California nel 1997 dal duo Marc Randolph e Reed Hastings, Netflix nasce come servizio di noleggio DVD per corrispondenza, offrendo agli utenti la comodità di ricevere film direttamente a casa. Ispirati dall’esempio di Amazon, Randolph e Hastings volevano infatti individuare una categoria di articoli “portatili” da vendere su Internet.

Dopo aver scartato l’idea di puntare sulle VHS, considerate troppo costose da immagazzinare e delicate da spedire, i due vengono a conoscenza di un nuovo supporto che sarebbe diventato dominante nel mercato, il DVD. Effettuata con successo una prova di spedizione, Randolph e Hastings si convincono della sostenibilità di questo modello di business. Dall’anno successivo in poi, Netflix diventa dunque a tutti gli effetti un competitor di Blockbuster, la più popolare catena al mondo di negozi fisici per il noleggio film.

 

1997 – 2006: un primo decennio travagliato per la storia di Netflix

E fino a qui, le origini di Netflix sono ormai conosciute da tutti. Ciò che forse risulta meno noto è come in ben due occasioni l’azienda californiana sia stata in procinto di cambiare proprietà, proprio a favore di Amazon e Blockbuster. 

I primi anni di vita di Netflix non sono stati per nulla semplici: quando era ancora una start-up, Jeff Bezos fece un’offerta di 14-16 milioni di dollari per acquisire l’azienda californiana, offerta rifiutata da Hastings nonostante le difficoltà economiche che stavano affrontando. 

Il secondo possibile punto di svolta nella storia di Netflix arriva nel 2000, in piena bolla del “dot-com”, quando gli stessi Randolph e Hastings cercarono di vendere per 50 milioni di dollari proprio al competitor Blockbuster. John Antioco, CEO di Blockbuster al tempo, rifiutò senza troppi indugi, commettendo l’imperdonabile errore di considerare l’esplosione dei siti web aziendali come un fenomeno passeggero.

Superati questi due momenti che avrebbero potuto riscrivere per sempre la storia di Netflix, l’azienda californiana inizia una costante crescita che viene però messa a repentaglio nel 2004 dalla decisione di Blockbuster di aprire un proprio servizio online di noleggio DVD. A questo punto Randolph e Hastings, per arginare la perdita di clienti a favore della concorrenza, si trovarono di fronte alla necessità di sviluppare una nuova “big idea”.

 

2007 – 2024: streaming, produzioni originali e internazionali

Arriviamo dunque al 2007, anno in cui Netflix pone le basi del suo successo, introducendo la novità del servizio di streaming. Questa mossa strategica ha segnato l’inizio di una nuova era per Netflix, consentendo agli utenti di accedere a una vasta libreria di contenuti on-demand. 

Inizialmente, il catalogo di film disponibili per lo streaming era solamente di mille titoli, in confronto ai 70mila su DVD. Tra le difficoltà tecnologiche del tempo per la riproduzione di contenuti online e un catalogo da arricchire, gli anni dal 2007 al 2012 sono principalmente dedicati a risolvere tali criticità. Vengono quindi acquisiti i diritti da case di produzione sempre più importanti, tra cui Sony, Paramount, Lionsgate, MGM.

Il periodo che va dal 2013 al 2017 segna invece il progressivo arrivo di Netflix nei mercati internazionali ed europei (in Italia Netflix sbarca nel 2015) e la creazione delle prime produzioni originali, tra cui spiccano sicuramente House of Cards e Stranger Things. Sono gli anni in cui a conti fatti esplode definitivamente il fenomeno delle serie tv.

Eccoci quindi sempre più vicini al presente. Gli ultimi anni della storia di Netflix sono dedicati al consolidamento ed espansione della propria offerta, aprendo anche alle produzioni internazionali (nel 2017 la prima serie tutta colombiana). Il colosso californiano dell’intrattenimento introduce nel proprio catalogo gli anime (giapponesi e non), sperimenta con il gaming e gli eventi sportivi live.

Parlando di business model, per fronteggiare la sempre maggior concorrenza e l’inevitabile dispersione di pubblico su diverse piattaforme (Prime Video, AppleTV+, Disney+, ecc.), nel 2022 Netflix stringe un accordo storico con Microsoft, introducendo per la prima volta piani di abbonamento più economici ma con pubblicità. Nonostante qualche perplessità iniziale da parte degli analisi di mercato, la mossa di Netflix sembra aver contribuito a rilanciare la piattaforma, dando al contempo una grande opportunità per aziende anche medio piccole di farsi pubblicità sulla streaming TV più grande al mondo.

 

La Brand Strategy Netflix: quando l’intrattenimento crea “dipendenza”

Dopo aver ripercorso tutta l’affascinante storia di Netflix, veniamo ora ad esporre alcuni punti chiave della Brand Strategy del gigante dell’intrattenimento. Come sottolineato in quest’altro articolo dedicato ai brand asset, l’azienda californiana ha saputo creare un brand iconico e riconoscibile, in grado di parlare al proprio pubblico e offrire momenti di intrattenimento indimenticabili grazie alle proprie produzioni.

Netflix è ormai diventato un vero e proprio fenomeno culturale, in grado di penetrare anche nel gergo linguistico quotidiano: pensiamo alle espressioni “Netflix & Chill” (che in italiano potrebbe suonare un po’ come “divano, copertina e Netflix”) e “binge-watching” (ovvero quando guardiamo un contenuto tipo una serie tv tutto d’un fiato, dall’inizio alla fine senza sosta).

 

storia di netflix - loghi

 

 

Il Logo di Netflix: apparente semplicità per un messaggio profondo

Il logo di Netflix è un esempio di design pulito e minimalista ma al contempo energetico e passionale. Composto da una “N” stilizzata, il logo riflette la semplicità e l’eleganza che caratterizzano l’interfaccia utente della piattaforma. Ma non solo: nella sua versione animata, il monogramma si muove come un nastro rosso, richiamando il famoso “red carpet” degli eventi del mondo del cinema. 

Anche la variante estesa, il wordmark, racchiude significati che superano l’apparente semplicità della progettazione. Caratterizzato da un font sans-serif proprietario compatto e abbastanza “slanciato”, la forma ricurva della base è anch’essa un tributo all’industria del cinema. Il richiamo è qui al CinemaScope, un sistema di ripresa cinematografica, basato su lenti anamorfiche, utilizzato negli anni ’50-’60.

 

Il Rosso di Netflix: passione, eccitazione, entusiasmo

Il rosso è il protagonista indiscusso della palette cromatica di Netflix. Utilizzato non solo nel logo, ma anche nell’interfaccia della piattaforma, il rosso è diventato sinonimo di intrattenimento on-demand. La scelta di un colore così distintivo è parte integrante della strategia di differenziazione di Netflix.

L’uso del rosso è impattante anche sul piano emotivo. Il colore è associato all’eccitazione e alla passione, creando un’esperienza visiva coinvolgente per gli utenti. La Brand Strategy Netflix si basa sulla capacità di trasmettere emozioni anche attraverso il design, consolidando così il legame emotivo con il pubblico.

 

Il “Tudum” di Netflix: un suono iconico nell’identità del brand

Al centro dell’esperienza di Netflix c’è un elemento sonoro che ha acquisito una risonanza iconica: il “tudum”. Questo distintivo suono, che accompagna l’apertura di ogni streaming sulla piattaforma, non è solo un elemento audio, ma una parte integrante dell’identità del brand Netflix.

Il “tudum” è più di un semplice effetto sonoro, un segnale di anticipazione ed emozione. Quando gli utenti sentono quel breve “tudum”, sanno che stanno per immergersi in un mondo di contenuti coinvolgenti e avvincenti. Questo suono è diventato un potente richiamo all’esperienza unica offerta da Netflix.

Ma il “tudum” non si limita solo all’apertura di uno streaming. Netflix ha saputo capitalizzare l’effetto di questo suono, trasformandolo in un evento a sé stante. L’evento live chiamato “Tudum”, durante il quale vengono svelate le novità in arrivo, rappresenta un appuntamento imperdibile per gli appassionati di streaming. Questo dimostra come un elemento sonoro, quando ben integrato nella Brand Strategy, possa diventare un veicolo potente per la promozione e la costruzione del marchio.

 

Strategie sui Social: coinvolgimento e interazione

Netflix brilla anche sui social media, dove utilizza una combinazione di strategie per coinvolgere il pubblico. La piattaforma sfrutta la forza della narrazione visiva, condividendo teaser, poster e dietro le quinte dei suoi contenuti originali. La presenza costante su diverse piattaforme, tra cui Facebook, Twitter, Instagram e TikTok, garantisce un coinvolgimento cross-mediale.

L’uso di hashtag personalizzati e sondaggi interattivi è una tattica per coinvolgere attivamente gli spettatori e creare una comunità virtuale. Netflix ha capito l’importanza di ascoltare il feedback degli utenti attraverso i social media e ha dimostrato una prontezza nel rispondere alle esigenze del pubblico.

 

brand strategy netflix - stranger things

 

Campagne di Advertising: creatività senza limiti

Le campagne pubblicitarie di Netflix si distinguono per la loro creatività e originalità. La piattaforma ha un approccio non convenzionale nel promuovere i suoi contenuti, utilizzando spesso teaser enigmatici e campagne virali per generare interesse prima del lancio di una nuova serie o film.

Un esempio notevole è stata la campagna per la quarta stagione di Stranger Things, che ha sfruttato l’elemento del mistero attraverso teaser e imponenti operazioni di guerrilla marketing in tutto il mondo. Questa strategia ha alimentato la curiosità del pubblico e ha contribuito a consolidare il successo della serie.

 

Customer Experience: personalizzazione e innovazione

L’esperienza del cliente è sempre al centro della Brand Strategy Netflix. La piattaforma utilizza algoritmi avanzati per analizzare il comportamento degli utenti e suggerire contenuti personalizzati. La capacità di offrire raccomandazioni mirate, attraverso per esempio le notifiche in-app o le newsletter, ha contribuito alla fidelizzazione degli utenti, rendendo Netflix non solo un servizio di streaming, ma un compagno di intrattenimento personalizzato.

Inoltre, Netflix si impegna costantemente nell’innovazione, introducendo periodicamente nuove funzionalità e miglioramenti all’interfaccia utente. L’obiettivo è creare un’esperienza fluida e coinvolgente che si adatti alle mutevoli esigenze del pubblico.

 

Netflix è un’Icona dell’Intrattenimento Digitale

Netflix ha saputo costruire una Brand Strategy robusta che va oltre il semplice streaming di contenuti. La storia di Netflix ci insegna che, attraverso una identità visiva impeccabile, strategie ad alto engagement sui social media, molteplici campagne pubblicitarie audaci e una attenta customer experience, l’azienda californiana è riuscita ad affermarsi come un’icona dell’intrattenimento digitale.

La capacità di adattarsi alle nuove tendenze, di coinvolgere attivamente il pubblico e di offrire un’esperienza personalizzata sono elementi chiave del successo continuo di Netflix. La piattaforma non solo ha ridefinito il modo con cui consumiamo contenuti, ma ha anche scritto una pagina fondamentale per l’industria dell’intrattenimento, dimostrando che la chiave del successo è saper osare al punto giusto, per superare le difficoltà e riuscire a creare un forte legame con il proprio pubblico.

Condividi l'Articolo:

Picture of Team Comunicazione

Team Comunicazione

Le persone del Sì! Magazine, il blog di Pagine Sì! dedicato alla realtà digitale. Scriviamo guide, informazioni, approfondimenti e notizie sul nostro mondo. Qui trovi le piccole e grandi storie di successo, gli importanti dibattiti sull’innovazione, i temi legati alla trasformazione digitale, gli strumenti utili legati alla tecnologia e al marketing.

richiedi consulenza gratuita

Imprenditore o Professionista? Sviluppa la tua Strategia Digitale

Se hai una Azienda o sei un Libero Professionista, approfitta della Consulenza Pagine Sì! per definire la tua Strategia di Comunicazione e Marketing Digitale.

Compila il Modulo di Richiesta e ti forniremo una CONSULENZA GRATUITA e senza impegno.

CONSULENZA_MAGAZINE